Mazzette all’ospedale di Catania
Sospeso un manager canturino

Arresti domiciliari per un primario e un agente farmaceutico. Coinvolto anche un responsabile della Omega Pharma di via Milano

Corruzione in un appalto da decine di milioni: la guardia di Finanza del comando provinciale di Catania ha eseguito sei misure cautelari nell’ambito di una maxi inchiesta sulla sanità pubblica.

Due persone agli arresti domiciliari, compreso il primario di un ospedale, e altre quattro destinatarie di provvedimenti interdittivi. Tra loro anche un manager, per il quale è stata disposta la sospensione dall’attività professionale per un anno, che risulta essere district manager della Omega Pharma srl, società con sede a Cantù.

Appalto su misura, è stato definito, appalto da 55,4 milioni di euro bandito dall’azienda Policlinico-Vittorio Emanuele, quello al centro delle indagini delle fiamme gialle, una gara del 17 luglio 2018 per l’approvvigionamento triennale, con opzione di rinnovo semestrale, di dispositivi medici e fornitura ai reparti di Urologia degli ospedali della Sicilia Orientale.

Il provvedimento del Gip, che ipotizza i reati di turbata libertà degli incanti, corruzione, istigazione alla corruzione, concussione e riciclaggio, è stato eseguito dalla guardia di finanza. Per altri tre dirigenti medici il Gip ha disposto interrogatori per valutare la richiesta di emissione della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di pubblico servizio chiesta dalla Procura.

Dagli uffici di Omega Pharma, contattati oggi nella sede di via Milano a Cantù in merito alla vicenda e al rapporto professionale con il manager, il commento è stato «non ne sappiamo niente».

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