Melotti di Cantù, maturità record
Ventuno diplomati a pieni voti

Quattro i 100 in 5L al liceo artistico, addirittura cinque in 5B, che ringraziano gli insegnanti in una lettera. La preside: «Legami tra i compagni e con i docenti mantenuti grazie ai laboratori in presenza»

Per oltre un secolo l’istituto Fausto Melotti ha formato gli operatori dell’arredo nella città del mobile. Poi, una dozzina d’anni fa, ha cambiato forma, trasformandosi da scuola d’arte, con maggiore attenzione per la pratica che per la teoria, in liceo, e in città tanti erano spaventati all’idea che la scuola più peculiare della città perdesse la sua anima.

Oggi il Melotti è più vivo che mai, e ha chiuso la maturità 2021 con un record d’eccellenze, 21 studenti che si sono diplomati con un rotondo cento centesimi. E il merito, secondo la dirigente dirigente Anna Proserpio, è stato anche del fatto che qui, anche quando la Lombardia era in zona rossa e le lezioni potevano tenersi esclusivamente online, i ragazzi, una volta la settimana, entravano comunque a scuola, per seguire i laboratori. Così il filo che teneva legati compagni di classe e docenti non si è mai spezzato del tutto.

I tempi in cui gli studenti Melotti, allora non liceo ma scuola d’arte, venivano considerati creativi e originali ma non altrettanto appassionati dello studio, sono ormai archiviati.

Proserpio: «Un risultatone»

Nei giorni scorsi, con gli esami ancora da concludere, si erano già letti sui tabelloni 12 cento. Mancavano due sezioni e si sperava di migliorare ancora: così è stato, ne sono arrivati altri 9. In tutto 21. «Un risultatone – ammette la dirigente Proserpio, al suo secondo anno in via Andina – Di fronte a questi dati verrebbe da pensare che sia stata una maturità semplificata, facile. Ma non è così. La presenza del presidente di commissione esterno è stata garanzia di correttezza e ci hanno fatto i complimenti. Io stessa, incuriosita, sono andata a vedere qualcuno degli elaborati, e ce n’erano davvero di ottimi. Nonostante l’annata ancora difficile hanno lavorato con grande serietà». Ultimi tabelloni esposti, quello della 5L, dove Annalisa Orietti, Jacopo Porro, Mattia Andrea Spagnuolo ed Evan Speroni hanno preso 100.

«Non hanno perso la rotta»

E poi quello della 5 B, dove il voto massimo è stato colto da un quintetto di ragazze, Sara Ardemagni, Valentina Baesso, Claudia Caldera, Sania Pavlovic e Lara Perego. «Per noi la maturità è stato un grande traguardo – hanno scritto in una lettera - : dopo cinque anni di duro lavoro siamo riuscite a raggiungere un ottimo punteggio e questo è anche merito dell’insegnamento che abbiamo ricevuto e dell’atmosfera che si respirava in classe. Possiamo davvero dire di essere maturate, nonostante duri sacrifici. Persone qualificate ci sono sempre state accanto, aiutandoci e preparandoci a sostenere al meglio l’esame di maturità». Il che non ha evitato la paura, ma «arrivato il giorno del nostro esame, nonostante le paranoie e l’ansia, siamo state accolte da una commissione sorridente e pronta a metterci a nostro agio». Un esame vero, anche se solo orale, in cui i ragazzi si sono giocati cinque anni in un colloquio di un’ora.

«Gli studenti di quinta – sottolinea la dirigente Proserpio - hanno incontrato la pandemia in quarta ed erano più strutturati, sono riusciti a non perdere il timone, a mantenere la rotta. Una docente da molti anni al Melotti e molto esigente, dopo un esame, mi ha detto di aver assistito davvero a un orale splendido. E questi ragazzi vanno premiati».

Silvia Cattaneo

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