Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 26 Settembre 2016
Mercato, modificate le norme Ue
Salve le bancarelle a Mariano
La direttiva Bolkestein imponeva il cambio di tutte le licenze l’anno prossimo. Confcommercio: «Abbiamo fatto attribuire maggiori punteggi a chi ha anni di esperienza»
Sospiro di sollievo a Mariano, dove gli ambulanti hanno vissuto mesi di grande agitazione. Ora però le sorti del mercato cittadino e dei suoi storici banchi sembrano ancorate a delle certezze. Non ci sarà con il 2017 il temuto turnover dei commercianti in piazza mercato e gli storici banchi resteranno al loro posto.
«Al momento siamo molto più tranquilli» racconta Vittorio Pedretti referente dei commercianti dei banchi di Mariano, dove da sempre gestisce un’attività di abbigliamento e accessori. Mariano vanta il secondo mercato del territorio provinciale e con i suoi 170 banchi viene solo dopo Como. Tante le famiglie che qui da anni lavorano svolgendo la loro attività economica principale.
La preoccupazione da qualche tempo però si è fatta sentire in modo forte, specialmente con l’avvicinarsi dello scadere dell’anno: infatti dal 2017 sarà tassativamente richiesta l’applicazione di una normativa europea, tanto temuta dagli operatori.
Le nuove disposizioni basate sulla direttiva Bolkestein, prevedono che dall’anno prossimo tutti i rinnovi delle licenze per uso degli spazi pubblici passino dall’attribuzione derivante alla partecipazione a un bando pubblico di assegnazione.
«La direttiva Bolkestein ci ha tolto il diritto al rinnovo automatico per avere la possibilità di occupare il posto fisico dove lavoriamo. A Mariano il 60% degli ambulanti ha un’attività storica. Questo requisito ha all’improvviso smesso di avere valore. Eravamo tutti molto preoccupati per il nostro futuro e per quello del mercato di via Kennedy» dice Pedretti. A intervenire, spiegando la situazione è Rosario Presti, referente locale di Mariano per Confcommercio e per gli ambulanti.
«Al principio il bando premiava solo l’offerta economica proposta- spiega Presti - ma siamo riusciti come associazione a far attribuire importanti punteggi nella valutazione alla professionalità e all’anzianità dell’attività».
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