Mini discariche, maxi multe
Cantù: denuncia a imprenditore

Avevano abbandonato di tutto: dall’immondizia di casa ai frigoriferi, da divani a pannelli di truciolato. Privato cittadino sanzionato per 400 euro. Guai peggiori a titolare d’azienda. Incastrati dalla polizia locale

Hanno pensato bene di disfarsi di rifiuti d’ogni genere, dall’immondizia di casa ai frigoriferi, non portandoli alla discarica ma abbandonandoli per la strada. Peccato che non avessero fatto i conti con gli occhi elettronici che vigilano su Cantù, che li hanno beccati, letteralmente, con le mani nel sacco. E anche su quelli dei cittadini attenti. Multa da 400 euro per un quarantenne residente in città, mentre il titolare di un’azienda è stato anche denunciato. Questo l’esito di due attività di monitoraggio del territorio legati all’abbandono di rifiuti compiuta dell’Unità Operativa di Tutela del Territorio e del Cittadino della polizia locale.

In via Giovanni da Cermenate

Nel primo caso, in via Giovanni da Cermenate, il colpevole è stato incastrato grazie all’uso combinato dei varchi di lettura targhe e al posizionamento di una foto-trappola, che ha permesso di accertare una serie di depositi incontrollati di rifiuti solidi urbani di diversi metri cubi consistenti in pannelli di truciolato di legno.

Il trasgressore è stato individuato attraverso la targa del veicolo ed è un quarantenne residente a Cantù, che aveva smaltito rifiuti di provenienza domestica, come confermato nel colloquio dopo essere stato convocato in comando. Per lui una sanzione amministrativa di 400 euro per violazione del regolamento di polizia urbana oltre all’obbligo di rimuovere il materiale.

In via Cesare Cattaneo

Nel secondo episodio, in via Cesare Cattaneo, era stata creata una vera e propria discarica con il deposito incontrollato di rifiuti speciali, dagli elettrodomestici ai frigoriferi, dai divani, alle cucine a gas a ceste colme di piastrelle e inerti. Responsabile, un’azienda, nella parte posteriore della area prospiciente il capannone, ben mimetizzata al passaggio di auto ed utenti. Il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria per trasgressione dell’art. 256, comma 2, testo unico ambientale, che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda da 2.600 fino a 26mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA