Muro crollato ad Alzate
Il vicesindaco paga i lavori

Gara di solidarietà tra cittadini e amministratori pubblici

Stavolta è Anastasia a mettere mani al portafogli

Una gara di solidarietà, partita ancor prima che arrivasse il Natale. A dare il via, un cittadino di cui non si conosce nulla se non un particolare: tutelato dal Comune come donatore anonimo, ha deciso di elargire più di 2mila euro per far sì che nelle scuole potesse esserci una lavagna multimediale di nuova generazione. Subito si è unita la Giunta del sindaco Massimo Gherbesi. Che ha quindi pensato di rinunciare a una parte di indennità per permettere l’acquisto di altre due lavagne. Ma alla beneficenza i meccanismi virtuosi di coinvolgimento non possono che fare bene: il vicesindaco Mario Anastasia ha deciso di pagare, di tasca sua, i lavori di rifacimento di un muro crollato nella frazione di Fabbrica Durini.

La donazione è stata formalizzata negli scorsi giorni. Il buon cuore di Mister X ha permesso così di incamerare nelle casse del Comune 2mila e 200 euro. A cui si sono aggiunti i 4mila e 400 euro, al puro raddoppio, della Giunta. Quindi, grazie ai gesti di generosità, si potranno comprare, in tutto, tre lavagne multimediali. Il vicesindacoha annunciato anche l’intenzione di realizzare a proprie cure e spese i lavori di rifacimento e consolidamento di una parte del muro di contenimento di via Don Vitali (una laterale della strada provinciale 40, il nastro d’asfalto che attraversa le cascine diroccate della Fondazione Durini: stesso paesaggio immutato da decenni) crollato per uno smottamento.

«Diciamo che abbiamo voluto unirci a questa persona - dice il sindaco Gherbesi - con la volontà di metterci in modo concreto a disposizione della comunità. Oltre al privato che ha voluto mettere di tasca propria, anche noi abbiamo pensato di fare altrettanto. Nell’intenzione di dare un segnale di attenzione sottolineato ulteriormente anche dal gesto del vicesindaco, il quale si è reso disponibile a sistemare il muro a sue spese. Un’attenzione al territorio e alle opere in modo concreto».

L’anno scorso, con una parte delle indennità degli amministratori, era stato possibile realizzare il fondo di solidarietà per i cassintegrati.

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