Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 24 Dicembre 2018
Natale, centinaia di bimbi a Cantù
Lancio dei palloncini in piazza
Un successo l’iniziativa della Pro Cantù in centro, con la musica della banda “La Cattolica”
Adesso il conto alla rovescia comincia davvero, in vista delle feste. E ieri in piazza Garibaldi, nell’ultima domenica prima del 25 dicembre, sono arrivati centinaia di bambini, per far decollare come da tradizione i palloncini con le loro letterine per Babbo Natale. Un appuntamento davvero immancabile a cura della Pro Cantù che, come sottolinea con orgoglio il presidente Pasquale Di Stefano, viene riproposto puntuale ogni anno dal dopoguerra. E passando in rassegna le foto storiche, si scopre che anche il luogo è sempre lo stesso, sul crinale. Crinale affollato ieri, con tante famiglie a spasso tra luci, musica e gli ultimi acquisti. Anche per i commercianti del centro è stata una bella maratona, quella delle ultime settimane, che si chiuderà oggi con un lunedì di vigilia che li vedrà ancora dietro il bancone. Colonna sonora della giornata affidata al corpo musicale “La Cattolica” diretto dal maestro Mario Gerosa, i cui musicanti si sono esibiti con cappello natalizio d’ordinanza e ovviamente con un repertorio a tema.
Protagonisti indiscussi, i bambini. Sono arrivati in tanti, bene imbacuccati contro il freddo, per assistere al tradizionale lancio dei palloncini, tutti con il naso all’insù. C’è chi vuole un libro, chi la casa di Barbie, chi un microfono per cantare, chi i colori. Tutti desideri elencati nelle letterine assicurate allo spago e poi fatte volare in cielo con i messaggeri colorati, scritte su carta leggera, per permettere loro di volare via. Magari di arrivare lontano, visto che una, anni fa, finì in Polonia. Circa 400 o forse più i palloncini gonfiati uno per uno dai volontari della Pro Cantù. Emozionati anche i genitori, che spesso a propria volta hanno vissuto da piccoli questo rito e ora accompagnano i propri figli. Qualche palloncino, dispettoso, scappa dalle mani in anticipo, ma la maggior parte dei bambini – magari con l’aiuto di papà e mamma o dei nonni – tiene ben stretto lo spago.
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