Negozi chiusi anche a Vighizzolo “Deserto” non solo in centro città

Cantù. Una decina le vetrine che sono state abbassate in piazza Piave negli ultimi anni. La proposta del vicesindaco Molteni: «Un bando per sostenere le attività anche delle frazioni»

Da tempo ormai l’amministrazione non nasconde la propria preoccupazione di fronte alla tante serrande che si sono abbassate per sempre in via Matteotti e in Pianella, vuoi per la crisi, vuoi per il mancato ricambio generazionale, e s’è attivata per cercare di bloccare la desertificazione del crinale.

Ma anche poco lontano, a Vighizzolo, i negozi chiusi di moltiplicano. Un altro fronte sul quale il Comune deve provare a prendere provvedimenti, se non si vuole arrivare a vedere la frazione più popolosa della città in un grande quartiere dormitorio. Solo pochi giorni fa in via Matteotti si è chiusa la storia Gioielleria Cappelletti, una storia iniziata con con Arturo, esperto riparatore di orologi e pendole, che nel 1937 decise di aprire un’attività tutta sua a Cantù. Sette vetrine ora buie, che si aggiungono a quelle che già lo erano. In piazza Piave a Vighizzolo lo spettacolo è lo stesso: chiusa la banca, chiusa la gioielleria, chiuso il Caffè Fiume, per restare entro poche decine di metri di distanza. Altri cartelli vendesi si allineano sia procedendo verso il centro di Cantù che nella direzione opposta, verso Cascina Amata.

Qualcuno apre, o meglio s’è trasferito: una gelateria, che ha trovato posto dove fino a qualche mese fa era la sede distaccata della polizia locale. Tanto che il cartello, grande e ben evidente, resta ancora, anche se adesso davanti a file di coni e coppette. La situazione non è fuori controllo, oggi un cittadino, nel centro di Vighizzolo, trova un po’ tutte le categorie merceologiche, dall’alimentare all’abbigliamento. E ogni mercoledì, in via Tagliamento, si tiene un mercato piuttosto partecipato, al contrario di situazioni ridotte ai minimi termini. Vedi Cascina Amata e Mirabello.

Ma il rischio è che le chiusure si moltiplichino, data le tante difficoltà per il commercio di vicinato. Il vicesindaco Giuseppe Molteni, con delega alle Attività Economiche, non lo nega, quelle serrande abbassate le ha viste anche lui: «Prestiamo sempre attenzione alle frazioni. E’ vero, un progetto come il concorso Europan, che prevede di ridisegnare l’asse commerciale cittadino, è giocoforza puntato sul centro, ma cerchiamo sempre di coinvolgere le frazioni negli eventi organizzati per cercare di rivitalizzare Cantù, c’è un occhio di riguardo».

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