Niente quarta dose agli anziani delle Rsa
E tornano a salire i contagi

I vaccini alle case di riposo sono in ritardo. Focolai in diverse strutture: «Non ce l’aspettavamo». La Ca’ d’Industria: «Le fiale annunciate un mese fa»

Tornano i contagi nelle Rsa e le quarte dosi non sono ancora partite.

Diverse residenze per anziani segnalano nuove positività tra gli ospiti, nella grande maggioranza dei casi i sintomi sono lievi o assenti, ma ci sono anche malati in condizioni precarie che hanno bisogno del ricovero in ospedale.

Il nuovo richiamo vaccinale, annunciato ad inizio mese dalle autorità sanitarie, nelle case di riposo non è ancora sbarcato, l’avvio dato come imminente è atteso a giorni.

Alla Ca’ d’Industria negli ultimi giorni un focolaio nella sede di via Brambilla ha coinvolto una quarantina di anziani. La situazione ora è in fase calante, alcuni ospiti si stanno negativizzando e gli isolati sono scesi a 15. I più sono in buona salute oppure hanno sintomi gestibili internamente, per quattro di loro però c’è stato bisogno del trasporto in ospedale.

«Fate presto»

«Personalmente non me l’aspettavo – spiega Marisa Bianchi , direttore generale della fondazione – speriamo che arrivino presto le quarte dosi per gli altri ospiti. Dall’annuncio alla consegna materiale è passato ormai quasi un mese. A noi è stato chiesto l’elenco degli ospiti da vaccinare entro il 22 aprile e così abbiamo fatto».

Così ha stabilito l’Ats, tutte le strutture devono raccogliere il consenso degli anziani o dei loro familiari al netto degli ospiti che si sono positivizzati dopo aver ricevuto la terza dose. Una terza dose che in media nelle Rsa è stata somministrata ad ottobre, dopo sei mesi le difese immunitarie negli anziani fragili stanno calando. Le quarte dosi non sono partite nemmeno al Don Guanella e alle Giuseppine che registrano nuovi casi non in città, ma nella sede di Arosio. «Anche noi abbiamo quattro positivi – spiega Gennarino Balestra , direttore sanitario delle Marcelline – certamente più passano i mesi dell’ultimo richiamo più il rischio contagio aumenta». «Abbiamo inviato gli elenchi degli ospiti da vaccinare – dice Sabrina Nardi , medico dell’Istituto delle figlie di Santa Maria, a Lora – e speriamo di poter iniziare presto. Al momento abbiamo un caso positivo». Anche in province grandi strutture come la Ca’ Prina di Erba o l’Rsa di Bellagio non sono ancora partite con le nuove somministrazioni. «Abbiamo registrato di recente una quindicina di casi – dice Paolo Agnesi , direttore sanitario delle Rsa di Lomazzo e Bregnano – per fortuna senza gravi conseguenze. Siamo in attesa della chiamata di Ats per la consegna delle dosi».

Nelle precedenti tornate della campagna vaccinale erano stati raggiunti 4.129 ospiti delle 56 Rsa presenti nel comasco.

Contagio diffuso

«C’è un contagio diffuso nelle strutture per la terza età – commenta Mario Sesana , presidente di Uneba Como, ente che raccoglie le Rsa ella provincia – sono focolai intercettati grazie agli screening ciclici e che per fortuna nella grande maggioranza dei casi non comportano una malattia grave. Il rischio però esiste e le quarte dosi di sicuro mettono al riparo i soggetti più fragili. L’impressione è che senza l’allarme delle precedenti ondate oggi non ci siamo più la voglia di correre per fare le quarte dosi».

Si ricorda che l’avvio delle quarte dosi coinvolge gli over 80, i pazienti fragili con determinate patologie compresi tra i 60 e i 79 anni e appunto gli ospiti delle Rsa, tutti, senza distinzione d’età.

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