Novedrate, il miracolo dopo il rogo
La “Legnoquattro” ha già riaperto

L’azienda di tintoria del legno, andata in fiamme il 22 gennaio, al lavoro lunedì mattina

Sotto i tranciati andati in fumo lungo la provinciale Novedratese c’è un piccolo miracolo brianzolo: lunedì mattino la “Legnoquattro”, l’azienda pioniera della tintoria del legno, colpita dal rogo divampato il 22 gennaio, ha ricominciato a lavorare.

A distanza di nemmeno due settimane dall’incendio, i dipendenti hanno tutti ripreso il proprio posto in ditta per smaltire le commesse dei clienti di mezza Europa: quelle per il settore automobilistico, la consegna dei componenti per l’ambito navale, senza dimenticare le richieste dal mondo dell’arredo.

D’altronde, il presidente Eugenio Grandinetti lo aveva detto sin da subito: «Quando si cade bisogna anche sapersi rialzare».

Così ha fatto. Grazie, soprattutto, all’aiuto di due imprese, la Mamone che ha ripulito il reparto “Essiccatura”, ossia la sola delle tre aree del sito interessata dalle fiamme, togliendo la cenere dai muri e lavorando sul tetto nell’unica settimana dell’anno che ha regalato qualche fiocco di neve in paese. E, ancora, l’elettricista Stefano Trevisan che ha ripristinato l’impianto elettrico andato in fumo anche nei sabati e le domeniche.

«Ora siamo ripartiti al cento per cento con la produzione» precisa Grandinetti «fortunatamente, due anni fa avevamo investito sull’acquisto di un essiccatore di ultima generazione che, essendo in un reparto diverso da quello colpito dal rogo, non ha avuto alcun problema». Certo, la mancanza di elettricità ha portato a uno stop forzato «di 8 giorni togliendo i festivi» aggiunge, ricordando come le consegne più urgenti siano state risolte appoggiandosi al secondo stabilimento di Birone di Giussano.

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