Novedrate, salvati dall’allarme
«Ora la condanna è vivere nella paura»

Si legge ancora lo spavento negli occhi di Luisa e Pietro Canzian, vittime di un tentato furto in abitazione. Cancelletto d’ingresso aperto e persiana della finestra forzata, si è trovata di fronte questa scena la coppia di anziani al suo rientro nella villetta in via Carlo Cattaneo, bretella di collegamento tra la provinciale 32 e il centro paese. Due profonde impronte nel terreno che costeggia il prato, segno evidente della presenza di almeno un malintenzionato messo in fuga dal suono dell’allarme.

Paura mista a rabbia, da poco trasferiti da Lentate sul Seveso a Novedrate la famiglia negli anni è stata visitata cinque volte dai ladri. Allarme scattato un minuto dopo le 9 di lunedì mattino, dato certo visto che il sistema di sorveglianza è direttamente collegato ai cellulari della coppia.

«Con questo siamo a cinque furti o tentati tali subiti - esordisce Pietro -. Abbiamo appena finito di sistemare la nostra abitazione, ci siamo trasferiti solo ad ottobre del 2015, che subito abbiamo ricevuto la prima visita”. Gli altri quattro episodi la famiglia gli ha subiti quando ancora abitava a Lentate sul Seveso. E così rimane la paura. 

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