Fascendini arriva in Svezia per i mondiali di biciclo (l’antenato della bicicletta) e conquista l’ottavo posto

Cermenate Riccardo però guarda già alla prossima edizione. L’obiettivo: una Nazionale con almeno cinque membri

Forse non tutti lo sanno, ma l’Italia è appena arrivata ottava ai mondiali. Quelli di biciclo. A rappresentarla Riccardo Fascendini, che già guarda alla prossima edizione.

E che vorrebbe riuscire, per allora, a formare una squadra, una Nazionale con almeno cinque membri. Il biciclo è il velocipede antenato della bicicletta, che fu in voga nell’Ottocento, noto soprattutto per il suo aspetto oggi inconsueto, con una enorme ruota anteriore. In Italia protagonista di rievocazioni storiche in costume.

In Svezia, invece, filano da matti. Dal 1 al 3 luglio, a Lund, si è tenuta la Sweden3Race, gara riservata proprio a queste biciclette fuori misura con 53 partecipanti in arrivo da tutto il mondo. Per l’Italia Fascendini, 38 anni, che ha vissuto a Cermenate fino a pochi anni fa e fa parte del Team 2x2 di Brenna, accompagnato dalla moglie Laura.

«E’ stato stupendo – dice – decisamente una cosa che non si vede tutti i giorni». Vissuta con grande divertimento, certo, ma lo spirito dello sportivo vien fuori: «Dopo le prime gare ho capito che bisognava disporsi a freccia, come gli stormi di anatre. E grazie ai consigli di un atleta portoricano ho subito notato dei miglioramenti. L’anno prossimo, con maggior preparazione e facendo tesoro delle accortezze che ho imparato, conto di fare ancora meglio. E sarebbe bello creare una squadra, con almeno cinque membri».

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