Patronale più golosa a Cabiate
Si giudica la “papina” migliore

Domenica ci sarà la competizione tra le torte che meglio rispecchiano la tradizione dolciaria locale. E si accende la disputa sulla lavorazione “originale”

Non provate a Cabiate a chiamare la “papina”, torta paesana. Il tipico dolce brianzolo, a Cabiate è molto di più. È una tradizione tramandata nelle generazioni e con tantissime “varianti sul tema”, tanto da parlare di ricette familiari, diverse, anche se in pochissimi particolari.

È la torta della festa patronale di Maria Bambina, quando in ogni casa non può mancare il tipico dolce, a chiudere il pranzo. E non avventuratevi a chiedere la ricetta, perché non ci sarà nessuna “cuoca” che ve la rivelerà. O, se lo farà, dimenticherà, volutamente, l’ingrediente segreto che, per lei, alla fine farà la differenza. Il segreto poi viene ancor più custodito, dai partecipanti al concorso organizzato dall’amministrazione comunale, all’interno della giornata delle associazioni arosiane.

Quest’anno sarà celebrata domani pomeriggio la terza edizione. Le torte saranno sottoposte ad un primo giudizio, che premierà solo le più buone. Poi nel pomeriggio alle 17, entrerà in gioco la giuria selezionata che, tra gli altri, vedrà in azione il sindaco cabiatese Maria Pia Tagliabue e la regina del 2015, Angela Poles.

Una ricetta della “papina” sul giornale in edicola sabato 10 settembre.

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