Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 12 Gennaio 2022
Profanata la tomba di una bimba
Indignazione a Cermenate: «Atto grave»
Ignoti di notte hanno mandato in frantumi la lastra di marmo. Il sindaco: «Fatto grave e incomprensibile, che denuncerò ai carabinieri»
La tomba di una bimba profanata, un atto ignobile visto che colpisce persone già toccate dall’enorme dolore di un lutto. E che l’amministrazione non intende tollerare, per questo il sindaco Luciano Pizzutto presenterà denuncia contro ignoti.
Sono due gli episodi accaduti in questi giorni e che hanno visto profanare una tomba al cimitero di Asnago e imbrattare il murales che immortala un picchio realizzato vicino al Viale della Legalità, all’interno del parco Scalabrini. Tanto che l’amministrazione lancia un appello a tutti i cittadini, perché si facciamo avanti e dicano se hanno visto qualcosa che possa permettere di individuare i responsabili.
A rendere noto l’accaduto è stato lo stesso sindaco Pizzutto, annunciando l’intenzione di informare i carabinieri. Fatti molto diversi, certo entrambi gravi. Ma uno lo è decisamente di più. A destare lo sdegno maggiore quanto accaduto al cimitero di Asnago: «E’ stata profanata una tomba – dice il sindaco – un atto estremamente grave, che non tollero e non tolleriamo come amministrazione. Sarà mia cura andare a sporgere denuncia contro ignoti per profanazione». Coinvolto il loculo che ospita le spoglie di una bambina la cui vita è stata tragicamente breve. E proprio nelle prossime settimane ricorrerà il ventesimo anniversario della morte, avvenuta al principio di febbraio. «La lapide – prosegue Pizzutto – che era provvisoria, è stata spaccata e buttata a terra. Forse è accaduto durante la notte e la mattina dopo, quando si sono accorti di quello che era successo, è stata subito chiamata l’impresa, che ha provveduto a riparare il danno». Danno limitato alla lastra, la bara non è stata toccata. Un fatto disturbante, continua: «Senza dubbio, molto grave. Non saprei dire se si tratti di qualche rito o di una bravata. In ogni caso, una cosa inaccettabile».
L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 12 gennaio
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