Salone del Mobile e Coronavirus
Canturini con il terrore di un flop

Aziende preoccupate per l’evento di aprile: «Temiamo non venga nessuno» Riva: «Anche i risvolti sanitari fanno paura». Jumbo: «Già le prime disdette di clienti da Londra»

Il settore del turismo e il sistema moda hanno già subito i contraccolpi della crisi Coronavirus, che ha azzerato gli arrivi in Italia dalla Cina ma frena tutti gli spostamenti. La paura è che ora tocchi al legno-arredo: dal 21 al 26 aprile si alzerà il sipario sulla 59a edizione del Salone del Mobile di Milano, che l’anno scorso ha chiuso con quasi 400mila visitatori. Ma si teme che questa volta i numeri possano essere decisamente ben altri, senza i buyer cinesi ma non solo. Perché in questi giorni convulsi a farla da padrone sembra essere la paura. Dal 24 al 27 febbraio a Barcellona si terrà il Mobile World Congress, la più importante fiera al mondo sulla telefonia mobile, e a causa dell’allerta globale per la diffusione del coronavirus hanno già annunciato la propria assenza colossi come Amazon, Sony, Nvidia, Ericsson e LG . Un clima di incertezza che preoccupa molto gli operatori del legno-arredo. Perché partecipare al Salone del Mobile significa investire cifre decisamente importanti e il rischio flop spaventa eccome.

I servizi con le dichiarazioni di Massimo Moscatelli, Daniele Tagliabue, Mauro Pellizzoni, Maurizio Riva e Moreno Brambilla su “La Provincia” di martedì 11 febbraio 2020

© RIPRODUZIONE RISERVATA