Salvini per ora non ritira la querela
La Lega vuole le scuse di don Alberto

A Mariano il sacerdote aveva detto: «O cristiani o con lui». Ora la mano tesa, ma a una condizione. Il deputato Molteni: «Un suo passo indietro potrebbe cambiare le cose»

Nessun passo indietro da parte di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio non ritira la querela presentata contro don Alberto Vigorelli, 79 anni, trenta dei quali passati tra l’Africa e il Perù.

Nelle prossime settimane, il prete missionario di Mariano dovrà comparire davanti al giudice di pace di Como con l’accusa di aver diffamato il candidato premier con la frase «O siete cristiani o siete di Salvini» detta a metà novembre del 2016 durante la messa di domenica mattina in Santo Stefano. Salvo una sorta di “pentimento” dello stesso sacerdote.

«L’iter farà il suo corso, ma credo che un passo indietro sulla questione da parte di don Alberto potrebbe cambiare le cose anche perché non c’è dietro nessun intento persecutorio». Il parlamentare canturino della Lega, Nicola Molteni, è pronto a «tendere una mano» al prete missionario. E lo fa con cognizione di causa dal momento che è persona vicina a Salvini.

«Lui ora è molto preso dal dopo elezioni perché si parla di formare un governo - aggiunge Molteni -. Ma credo che questa vicenda si possa risolvere tranquillamente con una soluzione di buon senso. Se il sacerdote mostrasse rammarico, si potrebbe trovare una conciliazione diversa fra le parti». Molteni apre uno spiraglio al dialogo pur ribadendo che «la frase detta da don Alberto è assolutamente fuori luogo perché chiese e pulpiti sono dedicati a Dio e non la politica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA