San Michele, vertigine a 30 metri
A Cantù la gru per le campane

Ieri mattina operazione mozzafiato in centro città dopo l’intervento di manutenzione. A ottobre toccherà a quelle della basilica di San Paolo. La raccolta fondi arrivata a 7mila euro

Grandi manovre in corso sui campanili, con i cittadini, naso all’insù, a vedere l’effetto che fa, quando si innalza a trenta metri di altezza e oltre una voluminosa e pesantissima campana. Un lunedì mattina - ieri - a San Michele, che da subito si è fatto notare, per l’operazione sulla chiesa tra corso Unità d’Italia e piazza Volontari della Libertà, con qualche fotografo posizionato a bordo strada per immortalare il momento. E due campane “a spasso” sotto le nuvole. Un’intera mattinata di lavoro.

E San Michele non è sola. A breve, infatti, toccherà a San Paolo. Qui le campane, in questo caso, attraverseranno il cielo sopra piazza Garibaldi fra poche settimane, nella seconda metà di ottobre.

Non si poteva più rimandare l’intervento nella chiesa parrocchiale che, in questi ultimi anni, ospita in canonica il prevosto della comunità San Vincenzo - l’unione pastorale che comprende i sagrati del centro - ruolo oggi ricoperto da don Fidelmo Xodo.

Alcuni sostegni in legno delle campane, infatti, erano ormai marci. Quindi, venti giorni fa, l’arrivo della ditta Ottolina di Seregno. Proprio coloro che nel 1940 realizzarono le campane nella premiata fonderia pontificia, nota in tutta Italia.

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