Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 08 Giugno 2019
Sede dei vigili, soldi fermi da 10 anni
Corsa a Cantù per riaprire il cantiere
Tra i primi impegni c’è il completamento del nuovo comando al chiostrino di piazza Parini. Il sindaco: «Ci siamo subito rivolti alla Provincia per individuare in graduatoria una nuova ditta»
C’era un sindaco donna e leghista alla guida di Cantù, ovvero Tiziana Sala, quando nel 2009 dal ministero dell’Interno allora guidato da Roberto Maroni arrivarono 2 milioni e 800mila.Da destinare a interventi sulla sicurezza, per realizzare la nuova sede della polizia locale nel chiostrino dell’ex monastero delle Benedettine.
Sono passati dieci anni, Cantù ha un nuovo sindaco donna e leghista, Alice Galbiati, ma il progetto ancora non è stato realizzato. E uno dei primi nodi che sarà chiamata a sciogliere con la sua giunta sarà proprio questo, riavviare il cantiere, che ormai da un anno è bloccato. Questo è uno dei due obiettivi che la maggioranza di centrodestra confermata nei giorni scorsi punta a concretizzare per realizzare una sorta di cittadella della sicurezza.
I lavori in piazza Parini, dopo anni non sempre semplici, sembravano procedere, e per l’inizio del 2019 si sperava di chiudere il progetto di recupero del municipio che dura da oltre 15 anni. E che ha già visto spendere una decina di milioni di euro, ma la scorsa estate il cantiere ha subito un’importante battuta d’arresto perché l’amministrazione ha deciso di procedere alla risoluzione del contratto con l’azienda che li stava eseguendo per grave inadempimento contrattuale.
«L’inaspettato abbandono del cantiere da parte dell’impresa ha determinato inevitabilmente il temporaneo arresto dei lavori» spiega il sindaco Alice Galbiati. E aggiunge: «Come prevede la normativa ci siamo rivolti alla Provincia per scorrere la graduatoria determinata a suo tempo in esito alla gara d’appalto, al fine di individuare la nuova ditta». «Stiamo espletando le procedure del caso - conclude - . L’auspicio è di riprendere il prima possibile i lavori e finalmente completarli».
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