Tamponi: a Mariano 9 positivi su 87 test
E i contagiati in città risalgono a 147

Resta costante l’andamento del Covid: 77 in quarantena, tra cui due classi di studenti. Il sindaco Alberti lancia un appello ai medici disponibili per il nuovo hub vaccinale al Palatenda

Poco meno di novanta tamponi rapidi processati in cinque giorni. E nove positivi, ma asintomatici, individuati all’interno delle “isole” allestite nella palestra di via Per Cabiate. Sono i numeri della campagna “Mariano si_cura” promossa dalla Fondazione Porta Spinola grazie al sostegno della rete solidale che unisce la Croce Bianca il Comune sotto la struttura sportiva.

Perché a pochi passi dall’apertura del centro vaccinale locale, l’amministrazione vuole contenere il contagio sotto il campanile di Santo Stefano. Rimane alta l’attenzione verso il contrasto al diffondersi del coronavirus a una settimana dall’allentamento delle restrizioni.

Perché l’amministrazione vuole scongiurare l’incubo di un ritorno del contagio, promuovendo i test antigenici che in cinque giorni hanno intercettato 9 positivi su 87 tamponi rapidi processati, pressoché equamente ridistribuiti tra i marianesi e i residenti nei Comuni del circondario, restituendo così una percentuale di contagio pari a poco più del 10 % sul territorio del Marianese.

Torna a rialzare la testa anche la curva dei positivi, 145 a ieri, ossia 8 in più rispetto al giorno precedente. I casi accertati da inizio pandemia a ieri, invece, hanno toccato quota 2.315, ovvero 44 in più rispetto a lunedì, così come è andato aumentando il numero delle persone costrette in quarantena perché entrate in contatto con un positivo: 77 a ieri, anche se sul dato pesano le due sezioni scolastiche costrette a tornare alla didattica a distanza per via di un caso accertato in classe.

Si registra anche un decesso in più che porta a 64 le vittime pagate dalla città alla pandemia sino a ieri.

Questi sono i dati che traghettano Mariano verso l’inaugurazione del’hub vaccinale al “Palatenda” di via Don Sturzo. L’ultimo tassello da sistemare prima di partire è il personale dei medici di base, come ha spiegato il sindaco Giovanni Alberti. «Invito anche i tirocinanti e i dottori in pensione, a farsi avanti, mandando una mail all’indirizzo [email protected]» è l’appello del primo cittadino.

Il suo invito è stato raccolto da sette professionisti pronti a mettersi in gioco per permettere alla città di raccogliere la sfida di inoculare fino a 600 dosi al giorno, rispondendo a un bacino di 100 mila abitanti, compresa Cantù.

Silvia Rigamonti

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