Ucciso in un agguato
sulla Milano-Meda
Diciotto anni al killer

Cermenate La vittima era un giovane albanese (24 anni) ammazzato con due colpi di pistola da un connazionale

Si è concluso ieri mattina con una condanna a 18 anni di detenzione, il processo - celebrato con rito cosiddetto “abbreviato” - nei confronti di un cittadino albanese accusato dell’omicidio del suo connazionale Ilir Berisha, 24 anni, freddato a colpi di pistola il 15 settembre a Cermenate, in una zona isolata all’altezza di via XXV Aprile.

L’uomo ha usufruito di un notevole “sconto”, pari a un terzo della pena stabilita dal giudice, e questo in virtù del rito che ha scelto acconsentendo a farsi giudicare sui soli indizi e sulle sole prove raccolte in fase di indagini dalla Procura. Il pm Antonio Nalesso, che aveva svolto le indagini, aveva chiesto una condanna a vent’anni, il giudice Laura De Gregorio si è “fermata” a quota 18.

L’uomo, lo ricordiamo, era stato fermato a circa una settimana di distanza del delitto mentre, a bordo di un pullman di linea diretto a Parigi, si preparava a varcare il confine nei pressi del traforo del Monte Bianco, insieme alla compagna. Interrogato poche ore più tardi, ammise di avere sparato, sostenendo tuttavia di averlo fatto per legittima difesa, dopo che Berisha lo aveva minacciato.

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