Una nuova tragedia
per il Gs Carimate
Morto il presidente

Malore fatale nella notte di Natale per Silvano Radice. Aveva 68 anni ed era l’anima del Gruppo sportivo. Solo la settimana scorsa l’addio al “capitano” don Egidio

Prima hanno dovuto dire addio al loro “capitano”, ora, solo pochi giorni dopo, anche al Presidente. Silvano Radice, da mezzo secolo anima del Gruppo sportivo Carimate, è scomparso a 68 anni la notte di Natale, portato via da un malore. Una notizia che ha gettato nello sconforto la comunità carimatese, che la scorsa settimana aveva già dovuto salutare don Egidio Broggini, 88 anni, presidente onorario della società. Al suo funerale Radice, commosso, era salito sull’altare e per la prima volta in mezzo secolo era riuscito a dargli del tu, per ringraziarlo nell’addio.

Sodalizio fondato nel 1972

Era il 14 luglio 1972 quando un gruppo di amici andò al Comitato Sportivo Italiano per iscrivere la prima squadra di calcio a sette, con l’approvazione di don Egidio. Tre anni dopo Silvano Radice divenne presidente, guidando da allora il gruppo come un buon padre di famiglia. Si progettava di realizzare un libro, di fare una grande festa, in vista del traguardo dei cinquant’anni dalla fondazione. Ma un destino cattivo ha voluto diversamente. Conosciuto da tutti in paese, in particolare dai bambini, che accompagnava al centro sportivo.

I suoi “balit”, come li chiamava, rivendicando orgogliosamente il motto di una società che non ha mai perso lo spirito oratoriano, “dal più piccolo al più grande”. La comunità si è stretta attorno alla famiglia, la moglie Vilma, il figlio Federico – vicepresidente del Gs – la mamma Angelina e il fratello Fabrizio. Tutti increduli, tutti sperano che sia solo un brutto sogno e che il telefono squilli, con Silvano che chiama a raccolta per qualche progetto.

La sera della vigilia era andato a messa e al termine della funzione si era fermato sul sagrato tra saluti e auguri. Poi a casa, con la famiglia, per lo scambio dei regali. Nel cuore della notte il malore, che in un istante l’ha strappato ai suoi cari.

Ieri pomeriggio si è tenuto un momento di preghiera con atleti e amici del Gs, il funerale invece è fissato per domani alle 10.30 in chiesa parrocchiale. Due anni fa aveva ricevuto la benemerenza civica dall’amministrazione per il suo impegno. E per convincerlo a passare in municipio, lui così schivo, abituato a lavorare silenziosamente, sempre lontano dai riflettori ma sempre presente, gli avevano raccontato una piccola bugia.

Il grazie di sindaco e società

«Ha dedicato la vita al volontariato – dice il sindaco Roberto Allevi - il tipo di persona che non appare mai, un volontario puro, che si mette al servizio degli altri e lo fa solo per il bene comune, dando tutto se stesso».

Nel 2008 era stato premiato a Roma, dalle mani dei massimi rappresentanti del calcio italiano, per il proprio impegno instancabile e limpido, e anche in quella occasione ammise ridendo che, benché fosse stata una bella emozione, non gli sarebbe poi dispiaciuto restare a casa a segnare le righe del campo da calcio.

Il Gs Carimate ha voluto salutare Silvano Radice ricordando le sue parole: «”Quando mettiamo un pallone tra le mani di un bambino gli offriamo amicizia, passione, lealtà e amore. Lo aiuteremo a crescere tenendolo sempre per mano. Facciamo però attenzione a non deluderlo mai, a non tradire la sua fiducia: lo perderemmo per sempre. I bambini sono il nostro bene più prezioso, amiamoli”. Nei tuoi pensieri, azioni e sorrisi i tuoi “balit” erano sempre al primo posto. Ora da lassù, insieme al nostro Capitano, guidaci e continua a insegnarci la via».

Silvia Cattaneo

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