Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 22 Gennaio 2019
Via Betta, ladri nel giardino di casa
Inseguiti e messi in fuga a Cantù
Colpo fallito alle 17,30: si trattava di due persone. Resta alta la paura tra i residenti nella zona
Ha sentito un rumore provenire dal giardino e ha capito che qualcuno stava cercando di introdursi in casa. Poi, colti i due ladri sul fatto, li ha inseguiti per alcune centinaia di metri, ma questi sono riusciti a fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Continua la scia di furti che, oramai da mesi, aumenta o diminuisce d’intensità ma non cessa mai del tutto. E si conferma ancora una volta che i malviventi non si formalizzano più troppo, neppure se gli occupanti sono in casa o se è ben visibile che la casa è protetta da un sistema d’allarme.
L’ultimo episodio di cui si abbia notizia risale a domenica sera, in via Betta. Ovvero una strada al confine tra Cantù e Capiago Intimiano, un Comune che i ladri sembrano avere eletto loro luogo di caccia prediletto negli ultimi mesi. Probabilmente per la presenza di vie tranquille, residenziali, dove villette e condomini ordinati si susseguono l’uno dopo l’altro, lontano dal traffico.
Una definizione che ben s’adatta anche a via Betta. Il copione è giù visto, i topi d’appartamento sono entrati in azione attorno alle 17.30, ovvero non appena ha iniziato a scendere il buio.
«Eravamo in casa – racconta una donna che vive nella palazzina visitata dai malviventi e che preferisce non vedere pubblicate le proprie generalità – quando mio figlio ha sentito un rumore in giardino e ha capito che c’era qualcuno che stava cercando di entrare». L’uomo, che si trovava in città per una visita alla madre, ha detto a lei e alla moglie di chiudersi in casa al sicuro ed è uscito per vedere cosa stesse accadendo. Due persone si erano introdotte nella loro proprietà e quando si sono viste scoperte si sono date alla fuga.
«Li ha inseguiti – prosegue – gli è corso dietro per alcune centinaia di metri, ma sono scappati». Furto sfumato, insomma, anche se il danno maggiore è lo spavento per l’accaduto, «perché eravamo qui in casa mentre lui li inseguiva, per fortuna che non gli è successo nulla».
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