Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 21 Agosto 2020
Virus, da Cantù a Sala Comacina
Ecco dove ci si è ammalati di più
Nel capoluogo l’indice di contagio è pari allo 0.63%,la media provinciale è di 0.71% con punte oltre il 7% - In città nessun nuovo malato da quindici giorni: il dato da inizio epidemia è stabile a 522 dallo scorso 6 agosto
Como
È il capoluogo ad aver registrato il maggior numero di malati (522 dall’inizio dell’epidemia), ma guardando il dato in base alla popolazione, si scopre che, in realtà l’indice di contagio è pari allo 0,63%, al di sotto della media provinciale (0,71%). Ci sono punte, ad esempio Sala Comacina, che vanno oltre il 7% (il 7,69% per la precisione) ma anche centri grossi come Cantù ed Erba superano l’1%. Si tratta della fotografia redatta dalla Regione Lombardia in base ai dati certificati e, quindi, ai tamponi eseguiti. Le stime reali, poi, sono sicuramente molto più alte come hanno evidenziato gli studi dell’Istat che hanno preso in esame i decessi o le proiezioni sulla diffusione del virus tra la popolazione.
Tra l’altro la città non registra nuovi casi da quindi giorni. L’ultimo incremento (di una persona) risale infatti al 6 agosto scorso e, dalla allora, il dato è sempre rimasto costante a 522. L’indice, come detto, rapportato alla popolazione, è basso.
In tutta la provincia di Como, dall’inizio dell’epidemia, sono state complessivamente 4.234 le persone risultate positive e 637 i decessi, così come registrato da Regione Lombardia.
A Cantù i casi sono 403 (incremento di tre nell’ultima settimana a causa dei rientri di alcuni giovanissimi tra i 18 e i 21 anni dalla Croazia) con indice di un soffio oltre l’1%. Al terzo posto per i numeri in valore assoluto c’è la città di Erba con 278 casi, pari all’1,70% della popolazione. In quarta posizione si trova il Comune di Albese con Cassano con ben 199 contagiati (e un indice di contagio rispetto al numero di abitanti pari al 4,71%): i numeri sono così alti a causa di tanti ospiti della casa di riposo del paese che, nel pieno dell’epidemia, sono risultati positivi al Covid-19. Situazione analoga, anche se il dato relativo alla popolazione è più basso (pari al 3,05%) è quello di Centro Valle Intelvi con 108 casi. Tra i grossi centri della provincia di Como c’è anche Mariano Comense: 131 casi, ma un indice decisamente basso, pari allo 0,52%. Tra i Comuni con i numeri assoluti più alti del Comasco ci sono poi Arosio, Porlezza, Beregazzo e Canzo. A incidere, anche in questi casi, la presenza sui territori di strutture per l’accoglienza di anziani o persone in stato di fragilità.
La mappa dei contagi che viene aggiornata quotidianamente da Palazzo Lombardia, ha analizzato anche i dieci Comuni nei quali il numero di contagi, rapportato agli abitanti, è risultato più elevato.
Si tratta, in estrema sintesi, dei territori dove ci si è ammalati di più in rapporto alla popolazione. Il record, purtroppo negativo, va al Comune di Sala Comacina con 39 contagiati, pari però a quasi l’8% degli abitanti. La sensazione si era avuta già all’inizio dell’epidemia, quando nella zona del centro lago si erano visti molti contagiati.
Il Covid, del resto, si è portato via da Tremezzina anche volti notissimi come quello del campione Tullio Abbate o dell’astrofisico Corrado Lamberti. Un dato pari a circa l’8% su singolo Comune è tra i più lati della Regione se si pensa che il Comune di Nembro, ha registrato un indice di poco al di sotto del 3%.
Nell’elenco c’è anche Dizzasco con 38 casi e un indice del 6,41%. L’incidenza della casa di riposo su Albese pesa portando il valore a poco meno del 5% così come a Centro Valle Intelvi il dato è del 3%. Beregazzo è al 2,89% e il Comune di Dongo al 2,18% con 73 casi. Al decimo posto c’è Bellagio con 58 contagiati, pari all’1,56% della popolazione. Una quota pari a oltre il doppio di quella del capoluogo.
Analizzando nel complesso le province della Lombardia, Lecco è a quota 0,86%, Sondrio 0,9%, mentre Varese ha il dato più basso corrispondente allo 0,46%. Milano è a quota 0,78%, Monza Brianza 0,68.
I numeri salgono vertiginosamente nelle zone più colpite come Bergamo (indice provinciale pari a 1,36%), Brescia (1,28%), Lodi (1,59%) e Cremona (1,88%).
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