Il personaggio dello Stupito, nella rappresentazione della Natività è colui che di fronte al mistero della nascita di Gesù resta con gli occhi sbarrati perché incapace di trovare e darsi una spiegazione. Mi si perdoni il paragone stridente ed un po’ blasfemo: l’assessore alla viabilità Stefano Molinari mi ha ricordato nelle sue ultime apparizioni televisive quel personaggio che, qualche anno fa un allora giovane sacerdote celebrava nell’omelia natalizia: questo per significare che di fronte ad un evento meteorologico di eccezionale intensità quale la nevicata del 21 dicembre ben poco o nulla avrebbe potuto lui o chiunque altro senza un’adeguata formazione e un oculato piano di intervento.
Un piano di gestione viabilità ed eventuali emergenze, come qualsiasi altro piano, prevede un progetto che dev’essere ovviamente sviluppato, ovviamente messo a punto, ovviamente collaudato sul campo, che non tiene conto di una gestione preventiva degli appalti gestiti con le logiche miopi di palazzo, dove tutti indistintamente ne traggono benefici. Per questo ritengo che l’assessore Stefano Molinari sia semplicemente il capro espiatorio e che chiunque, anche quelli che ora tuonano contro, al posto suo avrebbero fatto più o meno la stessa figuraccia.
Forse per questo, forse perché siamo quasi coetanei e da bambini giocavamo insieme ai "giardinetti" - allora si chiamavano così quelli di Monteolimpino - forse perché non mi è particolarmente antipatico, forse perché nelle sue apparizioni televisive che ho avuto modo di seguire mi è parso spaesato, forse perché non è migliore né peggiore dei suoi precedenti colleghi, forse perché lo "spirito del Natale" mi ha colpito. Ripongo in lui la speranza e la fiducia che di fronte a così pesanti angherie e ingiurie sopportate e subite in così poco tempo, tragga lo stimolo per un progetto che miri ad un obbiettivo alto per avere finalmente un risultato decente. Buon anno, assessore Molinari
Alberto Lezzani
(gi. gan.) Molinari sotto la slavina non è stata una bella immagine. Nè per la città, nè per l’assessore. Ma sono d’accordo con lei, caro Alberto: fucilare un politico l’ultimo dell’anno dopo poche settimane di mandato sarebbe impietoso e soprattutto sbagliato. Ci saranno altre prove, ci saranno altri snodi cruciali. Lui li affronterà e ci saprà dire quanto vale. E noi saremo qui, come sempre, a verificare serenamente il suo operato, come quello di tutti. Buon anno a lui, ma soprattutto a lei. E a tutti coloro che scrivono su queste pagine e le leggono, rendendole linfa vitale di notizie e di opinioni. Grazie.
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