Cara Provincia,
si parla ciclicamente dei problemi del traffico della Via Borgovico. Anni fa si era messo mano ad un progetto per un fantascientifico, ipotetico tunnel che, nelle intenzioni dell'amministazione,
sarebbe stato la panacea per tutti i problemi del traffico per questa trafficatissima via per l'accesso alla città. Poi, e sottolineo per fortuna, dato che fra l'altro sarebbe stato a pagamento, il progetto fu abbandonato.
Al suo posto si pensò di costruire una nuova strada che sarebbe corsa parallela, verso monte, alla via Borgovico: la altrettando fantasiosa via Borgovico Bis.
Nel frattempo, mentre si discuteva sui come, i quando e i perché di questa nuova strada, gli anni son passati e il tracciato ipotizzato della stessa è stato parzialmente occupato da nuovi insediamenti abitativi. A questo punto mi chiedo: al posto di correre dietro a progetti difficilmente realizzabili, perchè non si cerca di migliorare quello che c'è già ?
Perchè non si sistema una volte per tutte l'incrocio fra la via Bellinzona e la via per Cernobbio, eliminando la obsoleta serie di incroci con precedenza, dove l'incidente è sempre in agguato, e che è praticamente un tappo per il traffico proveniente da Cernobbio, con la conseguenza di formare sempre colonne di veicoli ? Basterebbe trasformare la serie d'incroci in una normalissima rotatoria "alla francese",
persino l'ultimo paesino della provincia ha ormai trasformato incroci tradizionali in rotonde,
anche dove magari il traffico è limitato a ...qualche trattore!
Che cosa si sta aspettando? Di soldi ne servirebbero non molti. Spero che l'assessore Molinari si pronunci in merito alla fattibilità di questo miglioramento viabilistico.
Marco Martinelli
Il nodo dell'incrocio di Villa Olmo, che i comaschi DOC chiamano «del Pulesin», data da tempi lontanissimi. Per quanto ne sono, se ne occupò a suo tempo il compianto maggiore Giovanni Arnaboldi, quindi parliamo ormai di qualche lustro fa.
Devo fare quindi appello alla mia memoria di ormai vecchio cronista e, se non ricordo male, negli Anni Ottanta uno studio approfondito giunse alla conclusione che non c'era lo spazio fisico per realizzare una "rotatoria".
E' ben vero, tuttavia, che il problema è rimasto irrisolto. Chissà, magari l'assessore Molinari potrebbe riprendere in mano quel vecchio carteggio e farci una sorpresa.
Pier Angelo Marengo
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