Cara Provincia,
confesso che per qualche tempo ho dubitato della tua serietà e della tua credibilità. Le notizie di cronaca che riporti ogni giorno mi risultavano, alla luce del comune buonsenso, tanto inverosimili da sembrare false, frutto di scoop giornalistici, lanciati per far rumore.
Mi riferisco alle recenti informazioni sulla proposta di un ricco premio a dirigenti comunali che nell'esercizio delle proprie responsabili attività hanno creato danni incalcolabili alla comunità, con dispendio di sudati risparmi dei contribuenti, prima con la costruzione di opere insulse, poi con la loro demolizione: il tutto oltre allo stipendio corrente.
Poi c'è la discussione in atto, nella quale si assimilano le mense di un istituto per persone anziane (fiore all'occhiello di una Como d'altri tempi) al rancio di strutture militari (mensa dei Carabinieri). Ciò per fermarsi agli episodi più eclatanti, tanto assurdi a ritenerli incredibili. Ma poi due autorevoli editoriali firmati dal direttore e dall'amico Profazio confermavano la veridicità delle informazioni. Con ciò faccio ammenda della mia incredulità e restituisco piena fiducia all'informazione de La Provincia. Resta l'amara constatazione che stiamo vivendo un periodo di totale deriva dei valori della vita, del senso comune della nostra società, delle regole alla base dei reciproci rapporti nel consorzio della specie umana. Le altre specie viventi che popolano il nostro pianeta seguono obbligatoriamente le regole naturali loro assegnate; l'uomo, unico fra tutte le specie viventi, dispone dell'intelligenza per indagare e conoscere le proprie regole di vita e della libertà di scelta per correttamente seguirle o meno. Va da sé che dal non corretto uso dell'intelligenza segue l'ignoranza e dal non corretto uso della libertà segue l'arroganza. E' esattamente ciò che stiamo vivendo nella nostra città, pagandone lo scotto. Resta la speranza che l'uso positivo dell'intelligenza possa infine prevalere sull'uso negativo della libertà, prima che sia troppo tardi.
Isidoro Ronzoni
Como
(p.m.) Credo che non sia mai troppo tardi per affermare i valori cui lei si ispira. Purtroppo anche in questa nostra piccola Como le cose hanno preso una brutta piega, la politica è ridotta a lotta al coltello per il potere e l'amministrazione della cosa pubblica a pura spartizione delle poltrone. La città con i suoi problemi resta sullo sfondo e i cittadini, sempre più distanti dal Palazzo, faticano a far sentire la loro voce. Anche noi, a volte, trasecoliamo di fronte a tanta impudenza. Dobbiamo vigilare. Grazie per la fiducia: faremo di tutto perché sia ben riposta.
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