Ebbene, in questa situazione non rosea, a Garzeno, sperduto paesino di montagna a 5 chilometri da Dongo, è stata concessa una prima media con soli 7 alunni: un vero e proprio miracolo. Come sempre in caso di miracoli hanno preso a circolare le voci più disparate, le classiche leggende metropolitane. Saranno stati il dirigente scolastico e la corporazione sindacale a convincere il provveditore? Semplicistico! Qualche parroco è andato dal vescovo per intercedere a Roma, di qua e di là dal Tevere? Suvvia! in Vaticano si occupano quasi esclusivamente di metafisica... Allora è il sindaco che si è precipitato dall'amico consigliere regionale per far giungere il grido di dolore al ministero? Fantapolitica, il consigliere regionale è troppo occupato a dipanare matasse in quel di Menaggio. La spiegazione vera è la meno contorta: è stata lei, la Stella, o meglio la Mariastella nazionale che veglia sull'Alto Lago come una mamma, a fare il miracolo: a fronte di classi in provincia con quasi trenta alunni, a Garzeno ne ha lasciato una con sette! Non ci sembra sufficiente ringraziarla: nell'istituto abbiamo stilato una petizione e avviato la raccolta di firme: santa subito!
Gianmaria Piazza
Dongo
A Garzeno il nuovo anno scolastico parte davvero sotto una buona stella. Se la suddetta si trovi a viale Trastevere, piuttosto che nello spazio infinito, o ancora nei non meno oscuri meccanismi che regolano gli organici a fisarmonica delle scuole (a giugno si taglia su quelli di fatto e a settembre si restituisce - anche se quest'anno molto meno - su quelli di diritto) non saprei dire. Colgo, invece, l'occasione per sottolineare quanto sia importante salvare le scuole di montagna sparse sul Lario - peraltro oggetto di diversi confronti tra Amministrazione provinciale, ex provveditorato e ministero - che non soltanto garantiscono il diritto allo studio di tanti ragazzi a pari sacrifici rispetto ai loro coetanei che abitano in città, ma mantiene vivi paesini che altrimenti rischierebbero di trasformarsi, nel migliore dei casi, in dormitori. Sul tema consiglio a lei, e a tutti i lettori, un bellissimo film del regista francese Nicolas Philibert, «Essere e avere». Lo si può anche chiedere in prestito alla biblioteca di Como.
Pietro Berra
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