Egregio direttore
i tralicci per la telefonia mobile e per le radio-televisioni proliferano da anni un po' ovunque e i cittadini, nonostante petizioni e lettere di reclamo alle agenzie competenti, si vedono costretti a subire la situazione senza avere la benché minima voce in capitolo. Più che cittadini con diritti e doveri siamo trattati quindi da sudditi.
Il monte di Brunate è un luogo che sembra morfologicamente idoneo all'istallazione di ripetitori tant'è vero che il paese ne è quasi circondato. Di pochi giorni or sono è la notizia dell'istallazione di un nuovo traliccio dell'altezza di 60 metri in zona "le colme".
Gli abitanti del paese dovranno ancora una volta subire non solo la deturpazione del paesaggio da parte di questo ciclone dei ripetitori, ma cosa ancor più grave riceveranno una dose massiccia di onde elettromagnetiche di cui a lungo termine non si conoscano gli effetti.
Mi sono reso conto che attraverso vie democratiche, civili e non violente non si ottiene nulla i ripetitori rimangono dove sono, spesso troppo vicini alle abitazioni e quindi senza timore auspico che gli eco terroristi arrivino dove ogni via pacifica è già fallita.
Marco De Vita
Garzola
Egregio signor De Vita,
per fortuna le ultime notizie dalle colme sembrano aver scongiurato l'intervento - da lei auspicato - degli ecoterroristi. Più degli attentati dinamitardi poté infatti la mobilitazione pacifica di centinaia di cittadini, che è riuscita a ridestare gli enti locali (Comune di Como in testa) da un incomprensibile torpore istituzionale e a bloccare, almeno per ora, la realizzazione dell'antenna. Pur comprendendo l'esasperazione, la paura e anche la sfiducia che trasudano dalle sue parole, in questa occasione la via democratica, civile e non violenta ha raggiunto il suo scopo, prima e meglio di una soluzione francamente non perseguibile e tantomeno auspicabile. L'autorizzazione alla realizzazione del mostro di Brunate è stata sospesa. E le novità che emergono dall'esame dell'iter seguito per ottenere il via libera al ciclope restituiscono un po' di ottimismo a chi, come lei, sembra averlo smarrito.
Attendiamo gli eventi, ma continuando ad aver fiducia nella via democratica e non violenta.
Paolo Moretti
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