Anche quest'anno leggo dalle istruzioni del mod. 730 che «sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2010 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2840,51 euro al lordo degli oneri deducibili». E' la stessa frase che leggevo vent'anni fa con lo stesso importo in lire (5.500.000).
2840,51 euro corrispondono a 236,70 euro al mese (7,89 al giorno). Come può una persona vivere con questi importi se non ha un familiare che la mantiene? Quest'ultimo però non può detrarre alcuna spesa per il suo mantenimento perché per lo Stato non è fiscalmente a suo carico. Possibile che in 20 anni nessuno abbia mai pensato di aggiornare questo limite? Coloro che sono preposti a tale aggiornamento nel frattempo si sono aumentati stipendi e prebende. Loro sì che possono pranzare con 7,89 euro presso il Parlamento, invece questi derelitti con la stessa cifra devono mangiare, vestirsi, curarsi, riscaldarsi, pagare l'affitto.
Spero che coloro che per i profughi hanno riconosciuto giustamente un contributo minimo vitale di 40 euro al giorno, pensino anche a chi deve vivere con meno di 8.
Sergio Bani
Como
E come darle torto? Il suo ragionamento non fa una grinza, ma il peggio deve ancora venire. Guardi il balletto di cifre di quest'ultima manovra. Altro che 45 miliardi: quando andrà a regime saranno molti di più e ogni euro tagliato comporterà nuovi sacrifici per i cittadini, soprattutto per i più deboli.
Tutto questo accade mentre i furbi e gli evasori continuano imperterriti a vivere in mezzo a noi, di fatto impuniti, e a beneficiare di quegli stessi servizi che ai contribuenti onesti costano lacrime e sangue.
Questo è il vero scandalo del sistema Italia. Ed è la ragione per cui la invito a mettersi il cuore in pace: nessuno ritoccherà le cifre scandalose per le quali lei giustamente si indigna. Piuttosto dobbiamo chiederci quanto potrà ancora durare questo andazzo.
Pier Angelo Marengo
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