Ci sono almeno 2.200 italiani che riescono a campare con pensioni da favola rispetto ad almeno il 90% degli italiani in pensione. Si tratta di ex-parlamentari che soltanto per aver occupato per qualche anno uno scranno vivono alla grande, senza dover aspettare i 65 anni.
Chi fa le leggi si è ritagliato i seguenti compensi mensili per tutta la restante vita (dati 2007): 3.108 euro mensili lordi dopo una legislatura (5 anni), 4.725 dopo due legislature (10 anni), 6.590 dopo 15 anni, 8.455 dopo 20 anni, 9.947 dopo 30 anni. Chi scrive dopo 36 anni di contributi riesce a percepire la cifra di 1.789,72 euro lordi mensili.
Se si vuole essere credibili con le manovre fiscali, bisognerebbe cominciare a rivoltare le tasche di quei cittadini che decidono l'entità delle nostre tasse, che decidono le tariffe dei vari servizi pubblici, ne stabiliscono gli organici, le varie dirigenze ed i loro lauti stipendi.
Domenico De Maria
Se qualcuno denuncia i privilegi della Casta, viene bollato di demagogia, populismo, qualunquismo o, peggio ancora, accusato di praticare lo sport estremo dell'antipolitica, in aperto conflitto con l'arte nobile della politica, quasi che la contestazione di un diffuso malcostume fosse una forma di intelligenza con il nemico. In questa spocchia c'è tutta l'assurdità d'una generazione di politici che ormai parla un'altra lingua, vive in un'altra dimensione, ha perso il contatto con la realtà.
I cittadini reagiscono con crescente insofferenza, ma la soglia di sopportazione degli italiani è stupefacente. Fino a quando la Casta abuserà di noi? Non li schioda neppure il rischio della bancarotta di un Paese? Forse non tutto il male viene per nuocere. Qualche timido segnale di ravvedimento lo si può leggere anche fra le pieghe di questa pseudo-manovra abborracciata. Per ora è soltanto un'aspirina somministrata ad un malato terminale, ma forse lo tsunami che sta per travolgerci riuscirà a riattivare gli anticorpi capaci di debellare il male.
Pier Angelo Marengo
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