Ieri mattina alle 09:00 in punto, mi sono collegato al sito Istat per inserire i dati relativi al censimento 2011. Tutto ha funzionato fino alla compilazione della sezione I per poi bloccarsi e non dare più segno di vita. Ho provato a ricollegarmi per altre 9 o 10 volte ma inutilmente. Dopo un'ora mi sono di nuovo ricollegato ma sono solo riuscito ad inserire codice e password per poi ripiombare nell'assoluta assenza di ogni segno di vita.
I nostri politici, anche di sinistra, si lamentano del fattore Lega Padana ma, se vogliono che i cittadini ritrovino un po' di fiducia, dovrebbero anche far funzionare i servizi pubblici.
Ho chiamato il numero verde e la risposta è sempre la stessa: "colpa del sistema"; "colpa del traffico". ecc. ecc.! In un sistema aziendale serio i tecnici pianificano in precedenza e testano accuratamente il funzionamento del sistema. Purtroppo, nei servizi pubblici, tutti compresi, si lavora con pressappochismo ed inefficienza inaccettabili. Spero che una persona seria possa darmi una giusta spiegazione e che, almeno per una volta, possa anche scusarsi dell'inefficienza dei servizi pubblici italiani.
Orlando Duranti
Como
Il problema che lei ci segnala, gentile lettore, è reale: sono arrivate in redazione altre proteste di gente che lamenta i suoi stessi inconvenienti. Ed è legittimo anche il suo sfogo: il censimento è un evento che non capita tutti i giorni, ma si ripete ogni dieci anni. E' dunque un appuntamento importante e pertanto si presuppone che debba essere organizzato in tutti i dettagli.
Nel sistema telematico dell'Istat qualcosa non funziona e invocare le linee sovraccariche non può essere una giustificazione. Per questo torneremo sull'argomento e approfondiremo il tema nelle nostre pagine di cronaca. Speriamo che dall'Istat arrivi una spiegazione plausibile. Quanto alle scuse, costano talmente poco e lasciano il tempo che trovano.
Pier Angelo Marengo
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