Questa crisi non è solo economica: è sociale e solo noi stessi possiamo uscirne. È una situazione non più gestibile da coloro che ci hanno guidato sino ad ora perché appartengono a un tempo passato e a un sistema sbagliato, fatto di favori e conoscenze, vizi e ricatti, arroganza e ignoranza.
Ci sono milioni di disoccupati e si chiudono gli occhi; non si vuole vedere "la linea della palma" che fin dall'eroe borghese Giorgio Ambrosoli è qui tra noi; se si incontra un uomo inginocchiato su un marciapiede a lato di una strada, si preferisce voltare la faccia. E' una crisi esistenziale. Bisogna rialzarsi, ritrovare la voglia e la felicità di vivere la giornata, riappropriandoci di ciò che ci hanno tolto, dignità, rispetto e la speranza di un mondo migliore. Solo con l'onestà riusciremo a vivere meglio e a uscire dalla palude; lasciamoli ora lì, a sguazzare dove sono; noi ce ne andiamo Uniamo i puntini, tutti assieme, ritrovando la voglia di aiutarci e sostenerci. Noi ce ne andiamo e vi lasciamo lì, tra voi, ultimi degli ultimi, l'Italia peggiore.
Non basta avere un sogno, bisogna anche avere la fame per realizzarlo…e dopo questi anni di digiuno, non ci fermerà più nessuno.
Mattia Donato
Como
Vedo che Steve Jobs, con il suo «Stay hungry, stay foolish" («Restate affamati, restate folli») ha conquistato anche te, caro Mattia. Attento agli slogan: vanno benissimo, a condizione di riuscire a declinarli nella vita di tutti i giorni. Il mondo che vi aspetta forse non sarà migliore di quello dei vostri padri, ma non è certo paragonabile a quello dei vostri nonni, che la fame l'han patita per davvero. Fame e mancanza di libertà: due mali che l'Occidente per fortuna ha debellato. E il merito è di chi ci ha preceduto.
Questo per dirti che non tutto è da buttare. Ora c'è da rimboccarsi le maniche. Ti auguro uscire al più presto dalla palude e di realizzare tutti i tuoi sogni. Non so se la fame aiuti davvero, ma un sano appetito non guasta.
Pier Angelo Marengo
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