Cara "Provincia",
consentimi un commento da cittadino comune su governo tecnico e manovra. Ho l'impressione che fosse già tutto studiato a tavolino. Sono molte le perplessità. In primo luogo lo strumento correttivo fondamentale, così ben conosciuto alle categorie medio-basse degli italiani e per nulla innovativo: le care, vecchie tasse. Che come sempre pagheranno i soliti aficionados. Sembrano spariti i propositi di ridimensionamento dei privilegi della Casta: dove sono finite le promesse di riduzione di stipendi e benefici?
Si delineano invece interventi contro l'evasione che, così come li vedo, andranno a stanare onesti e magri risparmi di cittadini comuni. Che ne sarà dei 43mila possessori di yacht e panfili sparsi per il Bel Paese che denunciano meno di 10.000 Euro l'anno? Eppure sono lì da vedere, tutti censiti. Ho il sospetto che ancora una volta i politici l'abbiano fatta franca accordandosi per insediare un governo che faccia il lavoro sporco assumendosene la responsabilità e preservando i partiti da ricadute elettorali e perdita di privilegi. Non è un caso che oggi quasi tutte le forze politiche contestino qualcosa al governo tecnico che tanto hanno agognato!
Flavio Bassi
Como
Che i partiti cerchino di farla franca in un momento in cui si sentono messi alla gogna è più che un sospetto: è una delle chiavi di lettura di quest'emergenza. Ma non è detto che ci riescano. La manovra ci ha la lasciato l'amaro in bocca. L'abbiamo subita, ora attendiamo con trepidazione la fase due: qui i professori si giocano la faccia.
Anche sul fronte della lotta all'evasione stiamo assistendo alla solita pantomima: il blitz di fine anno a Cortina, per esempio, è un'esibizione muscolare che getta fumo negli occhi ma non risolve nulla. Bisogna andare a Cortina per individuare chi guida le Porsche e le Ferrari? Non bastano le targhe? Ci vuol altro. La gente è stufa e su questo tema si rischia davvero la rivolta sociale.
Pier Angelo Marengo
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