L'anno appena passato ha visto arrivare al capolinea il governo di Silvio Berlusconi. Le sue dimissioni sono state giuste e forse tardive. Purtroppo il centro - destra ha perso la spinta propulsiva iniziale. Sono stato deluso nel vedere che i partiti politici invece di prendere in mano la situazione con un governo magari di “Unità nazionale” hanno preferito delegare tutto a Monti e ad un gruppo di tecnici: hanno dimostrato di avere poca responsabilità e coraggio. Anche la nomina a premier di Mario Monti non mi ha lasciato, almeno per il momento, molto soddisfatto.
Non mi è piaciuta la sua nomina senatore a vita e anche la prima manovra del governo non è stata così illuminante, ha solo riempito di nuove tasse gli italiani rimettendo anche una tassa ingiusta come l'Ici sulla prima casa. Non ci vuole un genio per capire che questa manovra servirà a deprimere ancora di più l'economia e dubito che sarà sufficiente per sistemare i conti dell'Italia.
Vedremo quali saranno i provvedimenti per sviluppo e crescita, mentre attendiamo che vengano fatti dei veri tagli al costo della politica. Spero che il signor Monti abbia almeno il coraggio di fare questo.
Marco Campagna
Erba
Tutti speriamo che Monti trovi la forza e il coraggio di tagliare i costi della politica, ridimensionare i privilegi della Casta e porre fine all'impunità degli evasori. Purtroppo le timide anticipazioni sulla cosiddetta «fase 2» non ci danno molti argomenti per essere ottimisti.
Alla conferenza stampa di fine anno il Premier ha risposto a 33 domande di giornalisti di 23 testate ed è riuscito a parlare per due ore e mezza senza dire un nel niente. Chi si aspettava qualche novità è rimasto deluso. Visti i precedenti, la cosa di per sé potrebbe anche essere positiva, a patto che alle parole seguano i fatti. Ormai dovrebbe essere questione di giorni: diamogli ancora questa possibilità, poi ciascuno tirerà le sue conclusioni.
Pier Angelo Marengo
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