Mentre mezza Italia si spala i suoi 50-100 cm. di neve la notizia è che a Roma pochi centimetri di manto bianco paralizzano la città.
I tg dedicano più tempo a una fila nella capitale che ai disagi sulle autostrade della Romagna. Ma ciò non meraviglia. Quello che lascia allibiti è il senso civico degli italiani che comunque devono addossare la colpa a qualcuno dell'evento infausto di una nevicata a gennaio. Il “piove governo ladro” è una regola alla quale pare non possiamo sottrarci.
Qualcuno suggeriva ad Alemanno di prendere come consulente il tecnico che fa i piani antineve nella città di Zurigo. Sarei più propenso a pensare che il cittadino di Zurigo abbia più attitudine a capire gli eventi e a distribuire più equamente le responsabilità assumendosi anche quelle che gli competono direttamente. Davate notizia di un buon 10% di veicoli senza equipaggiamento invernale nella città di Como. Bastano ed avanzano per bloccare il traffico.
Diverso è il caso che non si possa spalare perché sono finiti i soldi (i soldi dei cittadini). I cittadini di Como se lo ricordino alle prossime elezioni sperando che fra i candidati da votare ci sia il responsabile del piano antineve della città di Zurigo.
Alberto Molteni
Montano Lucino
Credo che, in questa grande rappresentazione farsesca dell'Italia sotto la neve, Roma rappresenti un capitolo a sé. Quando non si ha nemmeno la più pallida idea di che cosa sia un equipaggiamento invernale non si può che finire in quel modo, salvo poi autoassolversi scaricando la colpa su qualcun altro.
Ben diverso il caso di Como, dov'è forte il sospetto che quest'amministrazione dalle mani bucate sia il contraltare politico di quei cittadini sprovveduti (o disinvolti) che hanno affrontato l'emergenza neve con spocchia e sufficienza, inguaiando tutti gli altri. Intanto, aspettando le prossime elezioni, pattiniamo sui marciapiedi ghiacciati.
Pier Angelo Marengo
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