Ha fatto più danni di un orso in un negozio di cristallerie l'irruzione del molleggiato nazionale. I contenuti e gli argomenti sono stati trattati senza misura e freno alcuno, d'accordo essere schietti e diretti, ma le parole sono importanti. Se è vero che tutto è criticabile, chiesa e preti compresi, è altresì vero che non si può sparare nel mucchio in questo modo.
E' vero, si parla poco del Paradiso e del significato della nostra esistenza, del resto questa società edonistica non mette certo in cima ai nostri pensieri Dio ed il fatto che qualcuno ne parli in un momento dedicato allo spettacolo ed al divertimento non può che essere una cosa lodevole. Ma Celentano ha clamorosamente ecceduto, peccando di protagonismo e superficialità. Giornali come Avvenire e Famiglia Cristiana mi sembra trattino l'attualità e quindi cronaca, costume e politica nella giusta chiave. Non meritano una bocciatura così severa.
Romano Valsecchi
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Panem et circenses. Così gli imperatori romani si ingraziavano la plebe. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole: Sanremo appartiene alla categoria dei circenses. Quanto al pane, forse dovranno distribuirlo fra non molto, se la sindrome greca dovesse estendersi allo Stivale e affamare gli italiani più di quanto già non accada.
Conosco tanta gente che ha cambiato canale e sono con orgoglio di quella partita: Celentano è stato un grande cantante, che in passato mi ha regalato qualche emozione, ma l'idea di ascoltare le sue ridicole esternazioni mi fa tremare i polsi. Preferisco andare a passeggio con il mio cane. Ma poiché gli ascolti si sono impennati, non resta che prendere atto di quanto avesse ragione Giovenale: il popolo desidera solo due cose, la pancia piena e il divertimento. Intanto, mentre l'oracolo straparla a spese nostre, il prezzo della benzina sale come lo share. È così che funziona, amici lettori. La morale? Tutti cornuti e mazziati, ma felici, perché il molleggiato gliele ha cantate per le rime.
Pier Angelo Marengo
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