Carissima Provincia,
un breve commento alle ultime tristi vicende "finanziarie" della Lega. Nessun giudizio, naturalmente, quello spetta ai magistrati e solo al termine degli accertamenti in corso.
Penso che Bossi abbia solo anticipato i tempi del suo ritiro dalle scene, che per quanto mi riguarda virtualmente è già avvenuto da un pezzo, anche a causa, ahimè, di problemi di salute. Mi spiace per lui che l'occasione sia stata così infelice.
Ricordo, poco meno di 20 anni fa, le "monetine" contro Craxi. Allora Bossi e la Lega, con Berlusconi, entrarono in campo proponendosi come autentica svolta al nostro sistema politico stantio e corrotto.
E' triste per me constatare che l' "Italietta" di quei tempi è rimasta la stessa. Questo è il vero dramma.
Flavio Bassi
Como
È triste per tutti, gentile signor Bassi, anche per chi leghista non è mai stato. Tant'è che, a parte qualche stecca nel coro, che purtroppo non manca mai, le reazioni del mondo politico e degli osservatori sono in genere improntate alla prudenza. Sarà perché negli armadi dei partiti devono esserci tali e tanti scheletri che nessuno può sentirsi al riparo da certi rischi, oppure perché ogni fine ingloriosa lascia un po' d'amaro anche in chi potrebbe, nell'immediato, avvantaggiarsene.
Ma non perdiamoci d'animo, e soprattutto prepariamoci al pggio: credo che l'Italietta degli scandali non abbia ancora finito di stupirci con i suoi effetti speciali e dovremo fare appello al nostro stomaco per digerire i prossimi.
Piuttosto diventa urgente un intervento del governo, che dopo averci massacrato di tasse e balzelli, adesso deve aggiungere all'elenco delle priorità anche il delicato tema del finanziamento pubblico ai partiti. È una riforma ineludibile, da realizzare presto e bene, perché la gente davvero non ne può più.
Pier Angelo Marengo
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