L'ultimo scandalo che vede coinvolta la Lega provoca in me un inasprimento di quel sentimento di rigetto verso la politica ed i politici. Non se ne può più.
Parlando nello specifico devo dire che ho sempre avuto il dubbio che la Lega Nord fosse soprattutto incarnata nel suo leader e fondatore Umberto Bossi ed i fatti mi hanno dato ragione, the family con i soldi in cassa amministrava il menage familiare, ripianava debiti e spesucce varie dei diversi componenti, questo è quanto si apprende dalle testimonianze e dai primi accertamenti. Ora il deprofundis pubblico del senatur è un'ammissione dei misfatti.
Ma quale complotto? I complotti sono trame ordite ad arte per destabilizzare, qui c'è un palese comportamento scorretto della famiglia Bossi. Ed ora la farsa delle dimissioni per far apparire come un nobile gesto un atto dovuto. Dulcis in fundo la dichiarazione del Trota il quale ha detto che aveva già pensato di abbandonare lo scranno in Regione in quanto si annoiava a morte, non oso chiedermi cos'abbia prodotto in tutto questo tempo, né immaginare gli emolumenti percepiti.
A costui spetta pure il tfr o peggio qualche pensioncina?
Romano Valsecchi
Il Trota se ne va dalla Regione con un bell'assegno di circa 40.000 euro. È la sua buonuscita, un trattamento di fine rapporto che migliaia di lavoratori non riescono a raggranellare nemmeno dopo 40 anni. Ma gli va dato atto che è l'unico a fare il gesto. Altri, anche peggiori di lui, continuano ad occupare una poltrona dorata che rende la bellezza di 12 mila euro al mese.
Quel che è accaduto alla Lega Nord è la conferma che nessun movimento è immune dalle tentazioni e accresce la rabbia della gente, sempre più lontana da questa politica predatrice. La questione morale deve tornare al centro. Solo così i partiti potranno sperare di ritrovare la fiducia dei cittadini. Purtroppo la Casta non dà segnali di ravvedimento.
Pier Angelo Marengo
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