Quasi ogni giorno questo meraviglioso governo ci fa arrabbiare per le sue trovate. Prima ha cancellato l’esenzione del pagamento dei ticket sanitari da parte dei disoccupati e delle loro famiglie. Poi, scoperto da altri il misfatto, il ministro Fornero ha specificato che il tutto sarà ripristinato (chi ci crede?) con un emendamento del Governo, in quanto, l’incidente, era dipeso da un "refuso".
Il Devoto alla parola refuso dice: "Errore di stampa dovuto ad uno scambio o a uno spostamento di caratteri". Notare che il refuso del ministro era riferito ad un intero comma dell’articolo di riferimento. Ancora una volta ci hanno provato.
Non dobbiamo stupirci: l’attuale Governo non deve rendere conto ai cittadini del suo operato, perchè non votato dagli stessi, ma imposto dall’alto. Ma ad essere chiamati in causa, alle elezioni del 2013, sono i Partiti che appoggiano l’attuale Governo e che dovranno fare i conti con elettori molto arrabbiati, per dire di peggio. E non è che la penultima trovata se riferita alla novità sull’ipotetico spionaggio telefonico che questo Governo attuerà nei confronti dei cittadini controllando il loro traffico e di conseguenza attuare la loro schedatura per verificare la congruità tra reddito e traffico telefonico. Come disse qualche segretario di Partito, finalmente abbiamo un governo di altissimo profilo tecnico.
Elio Guanziroli
Il governo dei tecnici ha ereditato una situazione fallimentare ed ha cercato di metterci una pezza. Ora però, come dicono in Veneto, è «peggio il tacon del buso». Il rigore, peraltro a senso unico, alimenta la depressione e mentre siamo in attesa dei tanto invocati provvedimenti per la crescita, ci chiediamo dov’è finita quell’equità che, assieme alla sobrietà, veniva sbandierata come uno dei tratti distintivi dell’esecutivo Monti.
C’è un modo solo per ritrovare l’equità perduta: far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate e ancor oggi non le paga, nonostante le minacce, i proclami e la faccia feroce. E dubito che spiare le bollette telefoniche serva a questo scopo: ancora una volta è solo fumo negli occhi.
Pier Angelo Marengo
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