complimenti per aver ben organizzato il faccia a faccia fra i contendenti alla poltrona di sindaco di Cantù: iniziativa intelligente per aver avvicinato e sensibilizzato la popolazione nei confronti del ballottaggio in un momento così delicato.
Mi consenta però di dissentire su certi comportamenti che, a mio avviso, sono stati palesemente di parte per la lista "Lavori in corso". Io ho certamente sbagliato intervenendo mentre il sig. Bizzozero stava parlando dell'immigrazione nel nostro Paese: lei mi ha giustamente tacitato, ma avrebbe dovuto allo stesso modo interrompere il candidato sindaco perché stava esternando informazioni faziose, distorte e soprattutto errate a fronte di dati inconfutabili.
Forse al sig. Bizzozero sono sfuggiti gli innumerevoli sbarchi prima sulle coste pugliesi, poi a Lampedusa e in Sicilia, causando quello che tutti sappiamo: omicidi, rapine, stupri, furti e prostituzione che hanno generato e generano costi spaventosi. La nostra sicurezza personale ne risente.
Farebbe bene il candidato Bizzozero a passare qualche giorno a Marsiglia, la più grande città africana dell'Europa: forse cambierebbe idea! In merito a quanto detto sull'
accoglienza degli extra-comunitari, sostenuta per meri interessi di voto, credo non ci sia nazione al mondo che possa gareggiare in ospitalità di stranieri quanto l'Italia. La Lega pur con tutte le sue palesi ingenuità ha partecipato solo in maniera marginale a tutto questo dissesto. Il culmine dell'ipocrisia è stato toccato quando il candidato Bizzozero ha attaccato il sindaco di Verona Tosi per una battuta sui meridionali. Il nostro tessuto sociale è fortemente intrecciato da quelle persone che anni orsono hanno lasciato la loro terra per cercare lavoro e fortuna qui al Nord e che grazie alla dedizione e allo spirito di sacrificio sono in molti casi diventati imprenditori di successo, integrandosi benissimo nelle realtà locali.
Marco Ostinelli
Caro Ostinelli,
la sua può anche essere un'impressione legittima ma mi lasci dire che è un'impressione sbagliata. In realtà noi siamo imparziali: ce lo impone la deontologia professionale.
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