I lavori lungo la Vallassina stanno infatti procurando gravi disagi al traffico e all'ambiente: disagi che, in concomitanza con i fine settimana, assumono aspetti drammatici e grotteschi, costringendo automobilisti e passeggeri a lunghe code. La mancanza di chiarezza nella segnaletica, inoltre, crea ulteriori problemi: la deviazione suggerita per chi proviene da Bellagio, che propone il percorso attraverso il vecchio abitato di Asso (un itinerario lungo e tortuoso, che crea inquinamento e rumore nelle strade del vecchio, suggestivo centro storico) non viene comunque seguita da tutti gli automobilisti. Molti, infatti, in mancanza di un divieto chiaro, proseguono sulla strada principale e intasano così la viabilità, fino ad arrivare ad un semaforo che è quasi sempre rosso (per chi scende verso Erba) e -per fortuna loro- verde per chi viaggia verso nord. Il risultato, comunque, in mancanza di serie e chiare indicazioni, è un vero disastro. Ho visto ieri (1 luglio, la giornata più calda dell'estate) alcuni volontari della Protezione civile all'opera per dissuadere faticosamente alcune auto dal proseguire verso sud (senza seguire la deviazione), ma il loro sforzo è stato vano: alcuni dichiarano legittimamente di dover proseguire verso Valbrona-Onno, altri di avere necessità di raggiungere certe zone, altri non si degnavano neppure di rallentare. Insomma, così non va....
Non dimentichiamoci poi che la Asso-Bellagio è la via principale per raggiungere il lago, meta di turismo estivo, anche internazionale: ma dovevamo proprio fare anche questa pessima figura di fronte a quanti scelgono il lago di Como per le loro escursioni e le loro vacanze? Non si poteva scegliere un altro periodo, per realizzare questa rotonda?
Alberto Schieppati
Magreglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA