Luigi Balbo
Molte verità. E' vero che l'evasione del canone è massiccia, e andrebbe punita: invece lo è solo nelle intenzioni. E' vero i superstipendi dei manager pubblici sono una vergogna: la colpa non è dei manager, ma del sistema che prevede di retribuire così tanto i manager. E' vero che pagare in loco le tasse pro Roma irrita, quando si vede quale utilizzo fa Roma del tributo periferico.
E' vero che i dipendenti Rai sono un'esagerazione, e che molti vengono arruolati da "illo tempore" in ragione della tessera di partito, dell'accondiscendenza di partito, del favore di partito. E' vero che il canone più la pubblicità dovrebbero garantire un servizio pubblico d'alto livello, e non di basso come spesso capita purtroppo di notare (di subire). E' vero che la Rai, invece di marcare un suo autonomo profilo culturale, ricalca il livello altrui: quello d'una televisione commerciale incline a programmarsi secondo le previsioni di vendita (d'ascolto) d'un prodotto e non secondo la qualità assoluta del prodotto medesimo. Vorremmo una BBC italiana e invece siamo ancora e sempre all'ABC: Alfano, Bersani, Casini e/o altri che se ne spartiscono il comando.
Max Lodi
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