Giovanni Dotti
Una sua positività l'ha avuta, chiacchierare della fine del mondo: non s'è chiacchierato d'altro ancora meno credibile. A proposito d'irretire e strumentalizzare: quanti e quante volte, ogni giorno, praticano l'irretire e lo strumentalizzare? E del fanatismo, o del difetto di razionalità, sono piene le cronache. Perciò, che scandalo è stato prestare orecchio a una voce, peraltro non una voce qualunque, sull'epilogo dei destini collettivi? Ci siamo ricordati che ogni piccolo mondo, il nostro mondo individuale, ha comunque e sicuramente una fine. Un memento non trascurabile, perché spesso ignorato, aborrito, rimosso. L'idea che il concludersi d'ogni cosa sia vicino (si tratta solo di verificare, ciò di cui s'incaricano poi i fatti, quale sia questa vicinanza) ci disturba. Irrazionalmente e sorprendentemente. Prevale l'istinto di conservazione del (talvolta) naturale rifiuto dell'evidenza. Siamo fatti per conoscere, ma anche per disconoscere. L'intelligenza ha le sue forti debolezze.
Max Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA