Ho letto le proposte choc di Berlusconi, la prima parte sulle varie riduzioni di tasse, imposte, vitalizi, indennità parlamentari, prebende, enti inutili e via dicendo... lasciamo perdere, sono 20 anni che le fa. Abbiamo avuto solo aumenti, di Iva, Irpef, ticket, accise su benzina, luce e gas, prelievi bancari forzosi, bolli, chi più ne ha più ne metta; in verità l'Ici è stata tolta ma compensata dall'addizionale regionale. Su lavoro e disoccupazione non ha fatto proposte choc, rendono meno di Balotelli. Interessante la parte finale del discorso, testualmente: «Anche un imbecille è in grado di inventare nuove tasse, solo chi è intelligente sa ridurle». Ha detto tutto lui.
Gianfranco Longhi
Forse la proposta di restituzione dell'Imu un vantaggio lo procurerà: che, per un sussulto di pudore, si parlerà meno di Imu, nello sprint finale della campagna elettorale. L'idea di Berlusconi, prima d'abolirla e poi di cancellarla, ne aveva innescate altre dei suoi avversari: ridurla, rivederla, aggiustarla. L'Imu è stata ed è un problema, ma non è l'unico problema italiano. Ce ne sono di maggiori. Soprattutto si vorrebbe sapere che cosa, oltre a tagliare, i candidati pensano di cucire. Proposte per fare e non solo per disfare. Cioè realismo. Se non ho un lavoro, come mi aiuteranno? Se non ho una casa, come mi agevoleranno? Se io e mia moglie, o mio marito, non ce la facciamo lavorando in due a tirar su un paio di figli, come ci sosterranno? Se i valori positivi che tengono insieme una comunità vengono sgretolati e prevalgono i negativi, come si pensa di guidare un Paese che non è più tale da un pezzo e lo sarà ancor meno quando, fra pochi giorni, finirà in pezzi?
Max Lodi
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