lei scuserà il tono di questa lettera, ma sono arrabbiato e veramente stanco di vedere ogni giorno la mia città umiliata e sporcata.
Sabato accompagno una coppia di amici inglesi a fare un giro e poi a cena: sul lungolago, un po’ ovunque, pavimentazione mancante, buche, sporcizia. L’uscita delle Ferrovie Nord verso il lago è un’indecenza (i miei ospiti sono arrivati in treno), tra schifezze abbandonate a terra, pensilina dell’autobus vandalizzata (da quanto tempo, mi chiedo?) e scritte sui muri. In tutta la città la sporcizia regna sovrana.
Possibile che solo a Como non esista un giorno di pulizia delle strade per cui le stesse vengono lasciate libere dalle auto e pulite per bene?
Passeggiata lungo le mura di viale Varese dopo cena.
Imprudente commento del mio amico londinese che paragonava le nostre mura a quelle di Lucca, salvo poi notare gli obbrobri architettonici che le guardano al di là del viale. «Eh, ma si sa, gli Anni 60 hanno rovinato molte città italiane»...
«No, no - faccio io - queste bellezze son venute su un paio d’anni fa». Sconcerto.
Anche qui, sporcizia, fango dove dovrebbe esserci prato, l’illuminazione della Torre di Volta non funzionante...
Poi uno si mette a leggere il giornale e deve anche mandar giù altre prelibatezze. Il teatro Politeama finalmente ha un futuro (?!): diventerà il tempio dell’Operetta... Ma dei canti e dei balli assirobabilonesi no?....
Non è che magari guardandosi intorno ci si possa rendere conto che un posto dove i giovani possano sognare di ballare e cantare a livello nazionale, stile "Amici" per intenderci, sarebbe molto più attuale e capito dai cittadini? No, si vuole l’operetta... benissimo.
Il simpaticissimo e amatissimo assessore Caradonna che per l’ennesima volta ci prende tutti per ignoranti e dichiara bellamente che i lavori di asfaltatura si possono fare solo di giorno, per via del freddo... A Mosca, Stoccolma, Riga, Helsinki etc etc, dove ci sono almeno 20 gradi sotto zero di giorno per almeno 4 mesi l’anno, le strade forse non le toccano? Vorrei non essere l’unico che si è veramente stufato di vivere in una città che ha le carte in regola per essere prima in tutto, ed è sempre più brutta, triste, dimenticata e rassegnata alla mediocrità. Reagiamo? Scriviamo, protestiamo, indignamoci!
Con affetto,
Domenico Inessi
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