Cara provincia
Mercoledì 11 Marzo 2009
Questa scuola viziata da molti errori
Il servizio offerto potrebbe non corrispondere alle aspettative dei giovani
col titolo Il problema scuola: errori, elusioni e omissioni sono all’origine del disservizio].
Enrico Maranzana
Como
Complimenti a lei, che ha avuto il tempo e la pazienza di analizzare e comparare i piani dell’offerta formativa delle scuole comasche. Lo dovrebbero fare tutti i genitori, e gli studenti almeno a partire dalla terza media, per scegliere consapevolmente a quale istituto iscriversi. Ma lo si può realisticamente pretendere? Forse un problema della scuola di oggi, che viene a monte di tutti quelli da lei sciorinati, è l’eccessiva burocratizzazione, imposta non soltanto ai dirigenti e agli insegnanti, ma in teoria anche alle famiglie, che se non masticano il linguaggio della burocrazia spesso fanno fatica a capire anche soltanto quello che c’è scritto nei Pof (la stessa sigla "pof" la dice lunga su quanto la scuola sia lontana dalla realtà e dal linguaggio di tutti i giorni). Delle tante argomentazioni che lei cita online, trovo urgente affrontare «l’anomalia riguardante la coincidenza tra controllore e controllato», ovvero il fatto che «le valutazioni espresse dal docente siano ordinariamente assunte come parametro dell’efficacia del servizio e, conseguentemente, della validità dell’insegnamento da lui impartito». Finora le soluzioni sono rimaste al livello teorico oppure, si veda la prova nazionale inserita nell’esame di terza media, hanno dato adito a ulteriori sprechi e contestazioni. Qualcosa migliorerà quando gli insegnanti potranno tornare ad occuparsi dell’educazione dei giovani (che, come dice lei, non va confusa con il galateo) e i burocrati di professione individueranno delle griglie di valutazione degli studenti uguali per tutto lo Stivale (trovo assurdo, per limitarci alla recente reintroduzione dei voti, che qualcuno parta da 10 e altri da 8) nonché un sistema efficace per valutare gli insegnanti.
Pietro Berra
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