Cara provincia
Venerdì 20 Marzo 2009
Strade colabrodo? La colpa è degli appalti
L’Italia è un Paese fuori controllo e la spesa pubblica è soltanto una delle voci sfuggite di mano
Tutto questo fa venire i pensieri più inconfessabili. Io non faccio questioni ideologiche: guardo ai fatti, quelli che si possono toccare con mano, quelli inconfutabili. E i fatti dicono che da 15 anni a questa parte in Italia esiste un parallelismo inquietante ma reale fra il fenomeno della spesa fuori controllo degli enti locali (di qualunque colore politico), il progressivo impoverimento della qualità dei lavori, e la legiferazione che di fatto rende impossibile l’operato della magistratura e di qualsiasi altra forma di controllo sulla spesa, sulla sua effettiva utilità, sulla sua qualità.
Io chiedo ai miei concittadini: vogliamo finirla di permettere che i nostri soldi vengano sperperati in questo modo? Un’amministrazione efficiente e trasparente è un nostro diritto.
Aldo De Luigi
Lei ha ragione: il problema non è soltanto comasco. Purtroppo tutta l’Italia è un Paese fuori controllo e la spesa pubblica è soltanto una delle voci sfuggite di mano. Ma per restare a casa nostra, basterebbe dirottare sugli asfalti la metà di quel che ci costa l’indotto della politica locale, rappresentata da una categoria di soggetti spesso inadeguati, eppure strapagati oltre ogni pudore, per poter approntare un piano serio, in grado di risolvere il problema strade una volta per tutte. Ma questo non accadrà, perché la Casta è attaccata alla poltrona come il naufrago allo scoglio.
Lo sciupio del pubblico denaro non riguarda soltanto gli asfalti: c’è ben altro. Quanti soldi pubblici sono stati persi con la finanza allegra dei derivati e dei titoli spazzatura? E perché sono stati consentiti agli enti locali questi investimenti ad alto rischio? I responsabili del fallimento saranno chiamati a renderne conto? Sono tutte domande in sospeso. La Casta non risponde: è arroccata in difesa dei suoi privilegi e... de minimis non curat.
Pier Angelo Marengo
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