Cara provincia
Venerdì 15 Maggio 2009
Ippocastano: non aspettiamo che accada l’irreparabile
Occorre potenziare la sorveglianza su una delle aree più degradate della città
Non posso fingere e tirare oltre, perchè non è nella mia indole, così li affronto verbalmente e, per tutta risposta, gli stessi mi ingiuriano, sbraitano e mi mandano a quel paese. Decido di lasciar perdere, sono ubriachi e le loro reazioni potrebbero essere incontrollabili.
E’ pieno giorno, ci sono altri ragazzi, ma se fosse stata sera e non vi fossero state altre persone? Una signora, che ha assistito alla scena, mi confida sommessamente le sue paure nell’attraversare l’area Ippocastano, aggiungendo che sarebbe opportuno per noi donne scegliere percorsi alternativi! Ho subito chiamato le forze dell’ordine raccontando l’episodio, francamente non so se siano intervenute, almeno per un controllo dei documenti di questi "signori".
Ci si riempie la bocca con la parola sicurezza, si fondano intere campagne elettorali sulla stessa e non si è capaci di presidiare una piccola area nel cuore della città. Quando poi accadrà qualche episodio spiacevole, i nostri politici grideranno allo scandalo, ne saranno magari sorpresi.
Io scrivo anche per questo, perchè nessuno possa dire: «Ma io non sapevo...». Grazie per lo spazio.
Rossella Esposito
Da molto tempo andiamo denunciando, in questa pagina e non solo, il progressivo degrado dell’area dell’Ippocastano: alle numerose segnalazioni, ora si aggiunge anche questa sua, che ci dipinge un quadro a tinte forti. Stia tranquilla: nessuno potrà dire: «Io non sapevo», nessuno potrà chiamarsi fuori perché, per fortuna, la carta è testimone fedele. Detto questo, è necessario che anche i cittadini facciano la loro parte e la facciano con intelligenza. La prossima volta eviti accuratamente lo scontro e chiami la Polizia o i Carabinieri: mi pare che, almeno a Como, il controllo del territorio sia ancora abbastanza puntuale e sono convinto che le richieste di aiuto dei cittadini non cadono nel vuoto. Almeno finché, nei serbatoi delle volanti, ci sarà ancora una goccia di benzina.
Pier Angelo Marengo
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