Cara provincia
Domenica 17 Maggio 2009
Malpensa, Berlusconi e la Lega
Il governo più nordista della storia d’Italia non sembra tenere il Nord e la Lombardia in particolare in grande considerazione
Cara Provincia,
è notizia delle ultime ore che la CAI (ex Alitalia) ha deciso (senza sorprese, devo dire) di avere come aeroporto di riferimento Roma, relegando Malpensa ad un mero ruolo di comprimario ed i dati relativi ai passeggeri lo stanno a dimostrare ampiamente.
In campagna elettorale la questione Alitalia era stata posta al centro delle attenzioni di Berlusconi, al grido di: «Ghe pensi mi...».
Ed infatti si è visto: svenduta ai francesi e Colaninno, debiti caricati sugli italiani, e la prospettiva molto certa di vendita definitiva ai francesi tra qualche anno, magari facendo guadagnare qualche milioncino di euro a Colaninno & C. per il "disturbo" avuto dal Cavaliere.
Ma i paladini del popolo del Nord e degli interessi del Nord, i leghisti, dove sono? O Roma ladrona funziona solo per le campagne elettorali e per vincere le elezioni....? Qualcuno di loro dirà qualcosa a proposito delle migliaia di posti di lavoro persi nella Sea del presidente (stipendiatissimo) Bonomi in quota Lega? E di tutti gli altri persi nell’indotto?... «tanto la campagna elettorale è finita... e le elezioni sono state vinte».....
Ringrazio per lo spazio e porgo cordiali saluti.
Francesco Antonio Caterisano
In effetti esiste una schizofrenia ormai evidente, caro signor Caterisano. Il governo più nordista della storia d’Italia con i ministri della Lega, il valtellinese Tremonti e il presidente del Consiglio milanese, non sembra tenere il Nord e la Lombardia in particolare in grande considerazione. La vicenda Malpensa è emblematica. Berlusconi, in campagna elettorale, annunciò che avrebbe tenuto il primo Consiglio dei ministri a Napoli per risolvere l’emergenza rifiuti e il secondo a Malpensa per dare garanzia all’hub lombardo. A Napoli il premier ci è andato e più di una volta. L’emergenza rifiuti magari l’ha anche risolta, mentre i problemi di Malpensa sono rimasti, anzi si sono aggravati e del governo neppure l’ombra. Il sospetto è che mentre per Napoli il Cavaliere era certo di farcela, l’operazione Alitalia-Cai non lasciava molti margini di manovra per Malpensa. E magari Berlusconi lo sapeva. In quanto alla Lega, incassati federalismo fiscale e sicurezza, chissà che ora non si decida a concentrare gli sforzi sul "suo" aeroporto. Anche se l’impressione è che sia troppo tardi.
Francesco Angelini
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