Abbattiamo il muro con una risata

Continua la mobilitazione dei comaschi indignati per lo scempio sul lungolago

Egregio direttore,
 no, mi permetta, una volta tanto non sono d’accordo con lei.
Il muro è un’occasione insperata ed un’opportunità per una città a vocazione turistica come Como.
 Sanremo è la città dei Fiori? L’Aquila è la città delle Fontane? Como può essere benissimo la città dei muri. L’importante è volare alto e non limitarsi. L’Aquila sarebbe chiamata così se avesse una sola fontanella? E Sanremo, se avesse solo una  misera fioriera?
 Avrei alcune idee aggiuntive di muri che sottopongo alla sua attenzione:
 1 - A Washington D.C. c’è il monumento ai caduti del Vietnam, in pietra nera e fatto a forma di muro, con iscritti i nomi dei caduti in guerra.  Io proporrei per Como un muro ai personaggi pubblici caduti per varie cause durante il loro mandato. Tanto per fare qualche nome l’ex-assessore Gatto caduto sui pass, D’Alessandro caduto contromano in corsia preferenziale, Cattaneo (presto) caduto sui rimborsi, il sindaco Bruni (presto) caduto nella palude della Ticosa, i consiglieri caduti sulle multe evanescenti e via elencando. Bisogna farlo lungo.
 2 - A Gerusalemme c’è il muro del "pianto" (la denominazione più corretta è "rimpianto"), a ricordo della distruzione della loro città. A Como me proporrei uno analogo, affrescato con le immagini di precedenti buoni sindaci (Gelpi, Spallino, Botta....) davanti al quale si possa andare a piangere ricordando il passato.
 3 - Renderei fisico e ben visibile il muro di gomma che gli amministratori oppongono alle critiche ed alle osservazioni dei cittadini
 4 - Infine, per quando la folla inferocita griderà: "al muro!!!", non c’è bisogno di costruirlo. E’ già li, bello pronto ed atto alla bisogna sul Lungo Lago Trento.
 Come vede, ce n’è in abbondanza per un magnifico percorso turistico-muraiolo.
In fondo Como non è gemellata con una cittadina vicina a Gerico?
 La ringrazio per l’ospitalità

Angelo Moncini


(gi. gan.) Grazie per l’ironia, caro signor Angelo; nonostante i muri del pianto e l’incapacità dei nostri amministratori di coglierne il nefasto significato, meglio mettersi a ridere. E magari cominciare a prendere lezioni di tromba:  a Gerico funzionò.

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