Cara provincia
Giovedì 29 Gennaio 2009
Como, città in bilico fra il superfluo e il necessario
Le necessità di oggi stanno diventando sempre più emergenze quotidiane
Tutto questo in riferimento allo stanziamento di 280 mila Euro assegnato all’assessore Gaddi per l’allestimento ( per il sesto anno di fila), delle mostre a villa Olmo.
Considerato che nei 5 anni precedenti queste mostre hanno prodotto, come risultato tangibile, un bilancio altamente negativo per svariate centinaia di migliaia di Euro, mi domando che senso abbia continuare su questa strada.
Sono, tra l’altro, molto scettico anche sull’affermazione dello Iulm secondo il quale queste manifestazioni avrebbero prodotto quasi 2 milioni di indotto per Como; non dimentichiamo che sono proprio gli Enti locali a fornire i dati a questi osservatori e, a fronte di un bilancio passivo di circa 800 mila Euro, trovo assai poco credibili i 2 milioni di indotto.
Dal mio punto di vista sono altri gli investimenti necessari per migliorare l’immagine di una città e la vita quotidiana dei suoi cittadini perché sarà anche bello vedere le opere di illustri artisti appese sulle pareti di villa Olmo, ma è anche deprimente e vergognoso vedere sulle strade ” l’esposizione”di cartelli con indicato “Buche” e le strade cittadine ridotte ad una gruviera perché, a detta del Comune, non ci sono i fondi per sistemarle. E allora il cittadino qualunque si domanda “ma come, per sistemare le strade e i marciapiedi ( per la sicurezza e l’incolumità della gente ) non ci sono fondi e per allestire le mostre si stanziano 280 mila euro?”
Forse sarebbe meglio lasciare perdere i “fasti di un tempo” e concentrarsi sulle necessità di oggi.
Luigi Bernasconi
Como
(p.m.) Lettera attualissima la sua, gentile sig. Bernasconi, che interpreta un sentimento molto diffuso. Da tempo i comaschi assistono alle convulsioni di un’amministrazione che smania per inseguire il superfluo quando, in realtà, la città manca del necessario. Il grande freddo portato dalla crisi non fa che esasperare questa contraddizione. Una cosa è certa: i fasti di un tempo sono soltanto un ricordo, e temo che lo rimarranno per un bel pezzo, mentre le necessità di oggi stanno diventando sempre più emergenze quotidiane. Bisognerebbe avere la forza di scegliere una volta per tutte, prestando orecchio e cuore ai bisogni reali della gente, invece si naviga a vista.
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